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Economia

Gruppo Tas, congelata la chiusura dell'ex Data Systems a Parma

L'azienda ha per ora rinunciato a procedere con la comunicazione ufficiale del trasferimento di tutti i dipendenti alle sedi di Milano e Bologna. Il prossimo 7 settembre un nuovo incontro per trovare una soluzione

Congelata la chiusura della sede Tas di Parma. Ne da notizia la Cgil della città emiliana, alla luce dell'incontro andato in scena, lo scorso giovedi, tra la direzione aziendale, la Fiom-Cgil di Parma, Bologna e Roma ed il coordinamento Rsu Tas mentre i lavoratori di tutte le sedi del gruppo erano in sciopero ed un diversi di loro, in parte giunti anche da Bologna e Roma, presidiava la sala dove si stava tenendo l'incontro.

"In oltre tre ore di confronto - si legge in una nota - la delegazione sindacale ha ribadito e dimostrato l'inconsistenza delle ragioni alla base della decisione aziendale di chiudere Parma, nonché gli effetti negativi che ne deriverebbero, già nell'immediato, in termini di perdita di professionalità, competenze e fatturato". L'azienda, si legge ancora, "pur confermando, al momento, la propria posizione", ossia la decisione di chiudere l'impianto di Parma, annunciata lo scorso 12 luglio "ha manifestato l'esigenza e l'impegno ad approfondire quanto emerso durante l'incontro ed ha rinunciato a procedere con la comunicazione ufficiale, prevista dalle norme contrattuali e di legge, della chiusura della sede di Parma e del trasferimento di tutti i dipendenti a Bologna e Milano".

Pertanto, conclude la nota, è stato fissato un nuovo incontro per il prossimo 7 settembre al fine di proseguire il confronto con l'obiettivo di cercare soluzioni condivise: a fronte di questo Fiom-Cgil e coordinamento Rsu hanno sospeso le iniziative di lotta in attesa dell'esito del summit.

“É un risultato importante– spiega Davide Fellini, della Fiom Cgil di Parma – se si considera che l’azienda, già la settimana scorsa, aveva manifestato l’intenzione di procedere con la comunicazione formale della chiusura di Parma e il relativo trasferimento dei dipendenti e che tale comunicazione era sul tavolo della trattativa il 28 luglio. Risultato che è stato possibile ottenere grazie alla grande e costante determinazione e mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che, a Parma, hanno effettuato presidi e scioperi per oltre 60 ore nelle ultime due settimane. Al momento la partita è solo sospesa, ma è chiaro che il confronto deve ripartire dalla soluzione dei veri problemi senza passare per scorciatoie quali la chiusura di Parma”.

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