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la lotta all'obesità parte da parma

I bambini hanno imparato a mangiare più frutta e verduara e meno dolci con un progetto che li ha visti protagonisti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

Più frutta, verdura, cereali, acqua e meno dolci. È quello che mangiano i bambini di Parma che hanno partecipato al progetto ViviSmart 2018, volto a sensibilizzare bambini e famiglie sull’importanza di una corretta alimentazione. “Un risultato eclatante che mostra come la lotta all’obesità infantile sia possibile partendo dai bambini e dalla consapevolezza delle proprie scelte anche in campo alimentare- dichiara Carlo Alberto Pratesi, docente Università Roma 3 e portavoce del progetto. OBESITÀ INFANTILE IN ITALIA E IN EMILIA ROMAGNA ViviSmart nasce infatti in virtù dei preoccupanti dati sull’obesità infantile in Italia, che si colloca ai primi posti in Europa. Secondo gli ultimi dati presentati il 30 aprile all’European Congress on Obesity dalla Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI) dell’OMS, a cui l’Istituto Superiore di Sanità italiano partecipa con la sorveglianza di OKkio alla SALUTE rappresentando l’Italia, tra i bambini europei la percentuale di obesità rimane alta, con picchi di obesità grave soprattutto tra i maschi, che in Italia toccano il 4,3%. Molto negativi i dati italiani: l’Italia risulta seconda solo alla Grecia per obesità e sovrappeso infantile. Guardando in particolare all’Emilia Romagna, secondo il Ministero della Salute, i bambini in sovrappeso sono il 21% e gli obesi sono il 7,6%, di cui l’1,5% gravemente obesi. Dati che purtroppo collocano la Regione in linea con la media nazionale del 21% di bambini sovrappeso. Uno dei maggiori problemi è che i genitori di questi bambini non sempre se ne accorgono: bel il 39% ritiene infatti che il proprio figlio sia normopeso o addirittura sottopeso. Se si pensa che più di un terzo dei bambini e circa la metà degli adolescenti che sono in sovrappeso mantengono questa condizione da adulti si comprende l’importanza di parlare con un linguaggio concreto e progetti alla portata di bambini e famiglie sull’importanza della dieta mediterranea e di stili di vita orientati al movimento. LEZIONI DI SPESA – aBCD E IL PROGETTO VIVISMART È anche in virtù di questi dati e delle proiezioni future che alleanza aBCD (Barilla, Coop e Danone) ha voluto coinvolgere per il secondo anno i bambini di Parma, città sede della multinazionale Barilla e Capitale Creativa UNESCO per la gastronomia. Quest’anno i bambini delle classi di 3a elementare della Scuola Primaria Giuseppe Verdi di Collecchio, e di 4a delle scuole Collodi (sede Solari), Ongaro e De Amicis di Fidenza hanno partecipato ad un percorso di apprendimento in 6 incontri a scuola che ora culmina in due giornate di “lezioni di spesa” tra gli scaffali della Coop di Collecchio e la Coop di Fidenza. Dal 20 al 27 maggio, i bambini delle 9 classi coinvolte potranno mettere in pratica quanto imparato durante le prime attività in aula: divisi in 4 squadre, ai bambini verrà consegnata una scheda contenente un messaggio inviato da un bambino (Gaia, Jasmine, Jacopo) che racconta la giornata che avranno l’indomani, differenziata per stili di vita, attività sportive programmate e clima. Mentre “Jacopo” starà a casa a leggere fumetti, “Jasmine” andrà in montagna a camminare coi genitori, “Gaia” giocherà ben due partite di calcio, e “Martino” andrà al mare. Ecco che quindi i bambini saranno chiamati a scegliere un pasto equilibrato tenendo conto degli sforzi fisici che dovranno fare Jacopo, Jasmine, Martino e Gaia, ma anche del clima e le temperature a cui andranno incontro. Un vero e proprio test, che anche molti adulti oggi farebbero fatica a superare. L’iniziativa torna così per il secondo anno a sensibilizzare bambini e famiglie sull’importanza di una corretta alimentazione e per educarli a perseguire stili di vita intelligenti e salutari. E il metodo funziona, come dimostrano i primi risultati del progetto pilota dello scorso anno: “I bambini di Parma che hanno partecipato al progetto lo scorso anno sono risultati molto sensibili al programma tanto da variare sensibilmente le proprie abitudini alimentari. Dopo un attento studio, infatti, si può dire che abbiano diminuito in modo tangibile la quantità di dolci che mangiano ogni settimana, ma soprattutto, hanno aumentato la quota di verdura, frutta e cereali. Infine, hanno capito l’importanza dell’idratazione e bevono molto di più”, dichiara Costanza Nosi, professoressa della Lumsa, in base ai risultati della ricerca sviluppata dall’Università LUMSA, insieme alle Università di Napoli Parthenope e Roma Tre. “I bambini di oggi sono ricchi di stimoli e le lezioni teoriche non bastano più, per questo abbiamo deciso di portare i bambini direttamente al supermercato, dove possono toccare con mano quanto hanno imparato” dichiara Carlo Alberto Pratesi, docente Università Roma Tre e portavoce dell’iniziativa. “I risultati del progetto pilota dello scorso anno sono eccellenti. L’obiettivo di quest’anno è far ancora meglio e soprattutto dare una forma mentis ai bambini che possano mantenere anche negli anni a venire. Se un bambino impara a fare la spesa, scegliendo i prodotti giusti per un pasto equilibrato, anche il resto della famiglia ne beneficerà, per un impatto su tutta la comunità” – conclude Carlo Alberto Pratesi.

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