Machbet, stagione teatrale
Domenica 26 giugno première di Macbeth, creazione di Lenz Fondazione realizzata in collaborazione con Ausl – Rems che vedrà protagonisti insieme a Sandra Soncini alcuni attori ospiti degli ex Ospedali Psichiatrici
Giudiziari, istituzioni totali da poco più di un anno trasformate in Residenze per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza Sanitaria (REMS): «È a questi ospiti sensibili, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL di Parma, che il progetto sul Macbeth si è rivolto per una collaborazione alla creazione imagoturgica e performativa» spiega Francesco Pititto (testo e imagoturgia) «I loro volti sono diventati il transfer visivo (sociale, emozionale) per gli spettatori del Macbeth e la questione della follia e delle visioni di Lady Macbeth e del suo consorte diventano materia vivente, atto violento rimembrato e rielaborato, allucinazione rimessa a fuoco in un contesto drammaturgico e di rappresentazione dell’opera reinterpretata dalla nuova scrittura del compositore Andrea Azzali: di nuovo, come in Verdi Re Lear, la collaborazione con un compositore di musica elettronica ribadisce l’intenzione di rinnovare la lingua del monumento verdiano; la rielaborazione elettronica esaltando le caratteristiche compositive dell’opera ne riesce a rimodellare le forme ‘intonandole’ alle sonorità contemporanee. Così l’impianto tragico shakespeariano può essere profondamente ridefinito da una scrittura performativa, visuale e scenografica che traduca al presente la necessità della sua rappresentazione». Conclude Maria Federica Maestri (installazione e regia): «Sull’inesorabilità, inconsolabilità, decisione e irreparabilità delle proprie azioni sono state ricercate le linee interpretative, linguistiche e musicali di questa nuova opera di Lenz, attraverso gli indispensabili impulsi di chi, rinchiuso per decenni in carceri senza nemmeno la consolazione (o la tortura) del senso di colpa, ci ricorda senza finzione che la vita è davvero un’ombra che cammina e l’attore un povero idiota che fatica a raccontarci il niente».
Residenze internazionali: il performer e coreografo austriaco Simon Mayer (artista formatosi alla Vienna State Opera Ballet School e alla Performing Arts and Research Studios di Bruxelles, artista che ha collaborato, tra gli altri, con Anne Teresa De Keersmaeker, Wim Vandekeybus e Zita Swoon), già presente all’edizione 2015 di Natura Dèi Teatri con SunBengSitting (spettacolo programmato anche a ImPulsTanz, lo storico Festival viennese dedicato alla migliore danza contemporanea internazionale, e tuttora in tour), è da questa edizione in residenza a Lenz Teatro per il triennio 2016-2018. Simon Mayer presenterà in prima assoluta Il Furioso – Mindful Madness, esito performativo della residenza internazionale realizzata per indagare, su indicazione della Direzione Artistica, alcune suggestioni del poema ariostesco.
Ospitalità: l’attrice, autrice, regista e performer Ilaria Drago, tra le più sensibili, ispirate e colte della scena contemporanea italiana, presenterà Simone Weil - concerto poetico, rilettura contemporanea di una delle più grandi pensatrici, filosofe e poetesse del secolo scorso, racconto con live electronics in forma di lunga lettera che Simone scrive al suo unico amico e confidente, Padre Perrin, ripercorrendo le tappe principali della sua breve vita.
Musica: il compositore elettronico e architetto inglese Janek Schaefer proporrà Reflections in the rear view mirror, concerto realizzato ad hoc per Natura Dèi Teatri 2016. Janek Schaefer, già collaboratore di Brian Eno, da oltre due decenni presenta lavori in tutta Europa (tra i luoghi che hanno accolto sue performance: Sonar, Tate Modern, Pompidou, ICA e Museum of Modern Art di Strasburgo), Giappone, USA, Canada e Australia (alla Sydney Opera House).