Musica in circolo, rassegna da camera ideata da rinascimento 2.0
Secondo appuntamento rassegna musica in circolo - 17 maggio, ore 17:00 Eventi a Parma
QUARTETTO "NUOVA ERA"
Filippo MAZZOLI, flauto
Stefano FRANCESCHINI, clarinetto
Christian GALASSO, fagotto
Marta PETTONI, arpa
Programma
Henri GAGNEBIN PASTORALE (1921)
Armando GHIDONI NOTTURNO (2009) per flauto e arpa (prima esecuzione italiana)
Christian DACHEZ SUB URBE (2014) per flauto e arpa
(dedicato a Filippo Mazzoli e Marta Pettoni, prima esecuzione mondiale)
Giuseppe VERDI FANTASIA su "RIGOLETTO" (arrangiamento di L. Bassi)
FANTASIA su "I VESPRI SICILIANI" (arrangiamento di J. Remusat)
GRAN TRIO DA CONCERTO su "I DUE FOSCARI" (arrangiamento di G. Rossi)
Note al Programma
L'inusuale formazione del trio di legni e arpa permette molteplici possibilità sonore e combinazioni strumentali.
Il programma del concerto può essenzialmente dividersi in due momenti molto distinti.
La prima parte è dedicata a compositori contemporanei legati alla Francia: il filo conduttore è infatti la città di Parigi.
La "Pastorale" di Gagnebin, scritto nel 1921, è chiaramente influenzato dallo stile gioioso e vivace del "Gruppo dei Sei", in particolare Poulenc, Milhaud e Honneger, ma anche da quello più riflessivo di Satie, senza tralasciare alcune predilezioni armoniche raveliane.
Il "Notturno" per flauto e arpa, composto da Ghidoni nel 2009, è una breve e intensa pagina meditativa nel tipico stile francese dei compositori del XX secolo, con arabeschi, glissandi e ampie melodie contaminate qua e là dallo "spirito" jazz.
"SUB URBE" per flauto e arpa, scritto da Dachez nel 2014 ed eseguito per la prima volta oggi durante la Rassegna "Musica in Circolo", contiene nella sua pagina iniziale un chiaro incipit: "il caldo suono del flauto e crepuscolare dell'arpa contengono in sé i semi di questo omaggio alla Terra. Pezzo in un unico movimento da suonare come una poesia." Il brano contiene una serie di effetti sonori molto particolari e suggestivi come glissandi, quarti di tono, frullati, suoni ottenuti con il plettro, "soffi d'aria", armonici: complicatissime tecniche esecutive tipiche di una particolare scrittura contemporanea molto diffusa nel XX secolo.
La seconda parte del programma è tutta incentrata sulla figura di Giuseppe Verdi.
Poco c'è da aggiungere sulla biografia del "cigno di Busseto"; vale la pena invece sottolineare la forma con cui vengono presentate in questo concerto le sue opere.
La Fantasia da Concerto su temi famosi era una maniera molto in uso anche all'epoca dello stesso Verdi per poter diffondere il più possibile le principali melodie delle opere liriche in maniera più veloce e pratica, spesso con pochi strumenti che sostituivano i cantanti, accompagnati dal pianoforte o dall'arpa e quasi sempre affidata ai principali solisti virtuosi del tempo.
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