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Felino, i comitati della Pedemontana rispondono al sindaco "Dati scientifici non opinioni"

Qualche settimana fa la rete di comitati della Pedemontana ha organizzato a Felino un assemblea pubblica per informare la cittadinanza circa l'utilizzo e la promozione di biomasse e biogas nella zona. Il sindaco di Felino ha criticato l'iniziativa, i comitati hanno risposto.

L'iniziativa sotto attacco dal sindaco di Felino e delegata ambientale, Elisa Leoni, è l'assemblea pubblica organizzata l'8 aprile dai comitati della Pedemontana che, allarmati della situazione cretasi in questi anni nella zona: l'impianto Citterio, la promozione di biomasse e biogas nei documenti comunali e una progettazione in stand-by alle porte del paese, hanno voluto creare una serata pubblica in modo da informare la cittadinanza sui rischi derivanti da questi impianti che producono energia dalla combustione di scarti animali e vegetali.

La candidata capolista del centrosinistra alle prossime elezioni e facente funzioni di sindaco, Elisa Leoni, non ha apprezzato l'iniziativa dei comitati e, qualche giorno dopo la serata, ha risposto tramite carta (un trafiletto sulla Gazzetta di Parma) al contenuto delle serata, colpevolizzando i comitati di "campagna elettorale denigratoria che non si basa su fatti veri".

Questo il riassunto della vicenda dalle testimonianze di alcuni membri dei comitati.

Riportiamo la replica dei comitati alle "accuse" del sindaco:

Nell'articolo apparso sulla Gazzetta di Parma il 12 Aprile 2016, il 

sindaco di Felino, Elisa Leoni, ha definito "campagna che non si basa su 

fatti veri" i contenuti dell'assemblea ambientale svoltasi al Teatro 

Comunale di Felino l'8 c.m.

Sarebbe interessante capire dall'interessata quali siano i fatti non veri.

1- Non sono forse veri i dati scientifici presentati da esperti nell'assemblea stessa circa la pericolosità delle sostanze inquinanti 

   emesse dalla combustione di biomasse e sulla loro incidenza per la salute dei cittadini?

2- Non è forse vero che la normativa della Regione Emilia Romagna prevede che ogni nuovo impianto industriale sia a saldo zero di 

   emissioni nocive per l'atmosfera, in una zona che la stessa Regione definisce "rossa", cioè già soggetta a grave inquinamento?

3- Non è forse vero che il sindaco del Comune di Felino doveva applicare tale normativa nei confronti della richiesta di un impianto a 

   combustione di grasso animale sul suo territorio?

4- Non è forse vero che il sindaco del Comune di Felino avrebbe dovuto applicare il principio di precauzione nei confronti di un impianto 

   industriale che ha dato prova di evidente malfunzionamento con sversamenti chimici pericolosi in acque fluviali e col grippaggio del 

   motore stesso?

5- Non è forse vero che il sindaco del Comune di Felino, in quanto massima autorità sanitaria sul suo territorio, avrebbe dovuto denunciare 

   tali gravi fatti alla autorità giudiziaria e provvedere alla chiusura dell'impianto stesso?

6- Non è forse vero che il Comune di Felino ha recentemente approvato una delibera atta a favorire altri impianti a combustione di biomasse 

   sul suo territorio?

7- Non è forse vero che è stato lo stesso Comune di Felino a concedere il cinema per l'assemblea pubblica?

Come mai allora il sindaco,informato dell'iniziativa ambientale sul suo territorio, non se l'è sentita di partecipare?

 Non avrebbe,forse, saputo come giustificare il suo operato?  

Riteniamo virtuoso quel comune che favorisce lo sviluppo di energia da fonti rinnovabili pulite e sostenibili, 

sia per l'ambiente che per la salute dei cittadini. 

Lo sviluppo di energia dalla combustione di biomasse e da rifiuti è altamente nociva ed insostenibile.

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