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Comitato di Rubbiano: "Solignano: un osservatorio ambientale autoritario"

"Leggiamo in un articolo apparso il 7 novembre sulla Gazzetta di Parma -si legge in un comunicato del Comirato Rubbiano per la Vita- che, il Presidente dell'Osservatorio Ambientale di Solignano, riporta all'attenzione del lettore, che  le emissioni del camino della Laterlite non destano preoccupazione, conclusione emersa da uno studio condotto dal CNR di Roma (incarico effettuato in modo autonomo dall'Azienda Laterlite che ha altresi' provveduto al pagamento dello stesso).

L'Azienda Laterlite, è un coinceneritore di rifiuti speciali pericolosi (oli ed emulsioni esauste, sfruttati nel processo di produzione) autorizzata dalla Provincia di Parma a bruciarne 65.000 tonnellate anno) facente parte dell'Osservatorio Ambientale.

Saremmo felici di poter condividere le rosee conclusioni del Presidente dell'Osservatorio ma vorremmo evidenziare alcuni aspetti che non ci permettono di nutrire la stessa fiducia, perche' crediamo che qualunque conclusione nata in un Osservatorio poco equilibrato nel gestire i suoi poteri interni, non possa risultare rassicurante.
Nel corso del tempo il Comitato ha fatto proposte concrete, altresì inascoltate, quali  la partecipazione al Tavolo Tecnico dell'Osservatorio Ambientale, di studiosi come il Prof. Federico Valerio e il Prof. Valerio Gennaro, coloro che in primis avevano evidenziato la necessità di intraprendere e poter seguire una ricerca relativa allo stato di salute del territorio di Rubbiano e per la quale avevano dato piena disponibilità a collaborare.
E' stato da noi proposto di avviare un'indagine sul modello di quella effettutata a Vercelli, "georeferenziata",  che analizzi lo stato di salute della popolazione che vive nei pressi del coinceneritore ad esempio nel raggio di 5 km dell' impianto, ma non è stata  presa in considerazione come possibilità. Si è voluto invece impostare una ricerca sanitaria sul totale dei quattro comuni interessati. 
E' stato solo per iniziativa privata portata avanti dal Comitato fuori dall'Osservatorio, che è stata avviata un'indagine sanitaria storica sui dipendenti Laterlite; mai prima di allora nè l'Azienda, nè le amministrazioni o i deputati servizi dell'Ausl avevano pensato valesse la pena approfondire tale contesto. Siamo ancora in attesa di conoscerne i risultati e preoccupati dal suo rallentato procedere, da quando e' stata assorbita, nel meccanismo dell'Osservatorio.
Un altro aspetto poco edificante e' che, nonostante il Comitato sia membro attivo e fondamentale dell'Osservatorio Ambientale, non sia stato ritenuto necessario dagli altri componenti dello stesso metterci al corrente del procedere dello studio del CNR che si stava portando avanti, se non a lavoro ultimato e nonostante la caratterizzazione degli inquinanti fosse stata richiesta dal Prof Federico Valerio e supportata con una petizione popolare portata avanti dal Comitato stesso.
Siamo venuti a conoscenza, soltanto dopo nostra richiesta, che lo studio e' stato commissionato autonomamente al CNR da Laterlite e dalla stessa pagato. 
L'azienda che dovrebbe essere controllata, commissiona e sponsorizza direttamente colui che deve monitorarla (incredibilmente il tavolo tecnico dell’osservatorio, dove noi non siamo stati ammessi, ne ha approvato la scelta).
Al Comitato di Rubbiano, rappresentante dei cittadini del territorio interessato, non rimane che accontentarsi della presentazione finale di tale studio, già confezionata in slides senza poter avere accesso allo studio integrale fondamentale per comprenderne, verificarne e commentarne i risultati definitivi.
Emblematica è la nomina del successore di Walter Ganapini, Presidente del tavolo tecnico dell' Osservatorio, relativamente al quale il Comitato Rubbiano per la Vita aveva già in diverse fasi evidenziato comportamenti incongrui e criticita' in alcuni passaggi chiave della sua conduzione. 
In seguito alle sue dimissioni e' stata incaricata dal Presidente dell'Osservatorio la Dssa Maffini, dal Dr Ganapini stesso consigliata, senza che tale incarico fosse stato condiviso con tutti i membri dell'Osservatorio, come sancito dal regolamento stesso.
Quando, durante l'Osservatorio Ambientale di luglio scorso, siamo venuti a conoscenza della nuova nomina, abbiamo sollecitato un confronto con i membri dell'Osservatorio, senza alcun risultato.
Nei quattro mesi successivi alla sua non legittima nomina la Dr.ssa Maffini non ci ha mai contattati, il suo primo approccio l'abbiamo avuto solo in seguito al nostro rifiuto a partecipare ad un incontro chiuso volto alla presentazione e discussione di uno studio del quale non ci è stato fornito neppure il materiale integrale utile a capire e ad approfondire lo stesso.
Soprattutto ravvisiamo l'incapacità da parte di chi presiede l'osservatorio stesso di essere il vero regista e garante degli approfondimenti ambientali necessari e dell'equilibrata gestione degli interessi di tutti i componenti dell'osservatorio.
Per non pregiudicare la credibilità dello stesso, ci aspettavamo dovesse essere il consulente  ambientale dell'osservatorio a scegliere le strategie, reperire le risorse economiche ed individuare l'ente più accreditato a portare avanti uno studio di questo genere, naturalmente con la collaborazione, gratuita, di Valerio Gennaro e Federico Valerio che da subito avevano manifestato queste disponibilità.
Ci pare purtroppo che tale condotta, non esente da critiche, offuschi la qualità dei risultati ottenuti.
Con queste premesse sperare che il Comitato di Rubbiano, ossia i cittadini del territorio, possano avere in futuro un minimo di partecipazione democratica e condivisa all'interno di questo  osservatorio ci sembra un'utopia".

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