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Solveko, massima sorveglianza ambientale e antincendio

Avanzata la possibilità di una cordata di imprese per il suo acquisto 

Il massimo della vigilanza per la sicurezza ambientale e antincendio, la piena collaborazione di tutte le Istituzioni e della curatela fallimentare che prosegue per gestire al meglio il caso dell’azienda Solveko di Rimale, oggetto di una ordinanza del Sindaco di Fidenza che lo scorso 2 agosto ha disposto l’applicazione di misure di sicurezza antincendio e di smaltimento dei rifiuti stoccati. Misure senza le quali - visto il contemporaneo provvedimento di Arpae e Sac sull’autorizzazione ambientale - l’attività resta sospesa. Il pool di tutte le Istituzioni interessate si è riunito ancora una volta lunedì scorso (è la terza seduta in meno di un mese) per fare il punto sul monitoraggio dei rifiuti stoccati nell’area della Solveko, sulla loro gestione, il loro smaltimento e sulle dotazioni antincendio adottate. Un tavolo cui hanno preso parte la Prefettura di Parma, l’Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia (Arpae), il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, i servizi di prevenzione dell’Azienda Usl (medicina del lavoro e igiene pubblica), i Carabinieri di Fidenza, il Sindaco Andrea Massari, unitamente ai tecnici comunali preposti e il curatore fallimentare Gino Capelli, incaricato dal Tribunale di Parma.

La relazione del curatore fallimentare 

Proprio dalla relazione illustrata da Capelli, emerge che in attuazione dell’ordinanza sindacale sono partite immediatamente le operazioni per la sorveglianza del sito, anche attraverso l’ingaggio di una azienda privata per le ore notturne. La curatela sta procedendo all’acquisto di telecamere ad infrarossi e appositi cannoni schiumogeni. Operazioni cui si affianca il lavoro della Procura della Repubblica, i cui tecnici incaricati sono all’opera per i campionamenti del materiale stoccato. Dalla relazione presentata dal curatore fallimentare emerge, soprattutto, anche il possibile interesse da parte di soggetti qualificati per l’acquisto della Solveko. Un fatto molto importante, che la curatela fallimentare sta seguendo, intenzionata a far formalizzare a breve una proposta irrevocabile di acquisto che sarà valutata con il Comitato dei creditori e sottoposta al Giudice Delegato. Lo strumento dell’affitto di ramo d’azienda vedrebbe i possibili acquirenti della Solveko assumersi nella prima fase tutti gli oneri per lo smaltimento dei rifiuti stoccati, procedura indispensabile e preliminare per poter sbloccare l’Autorizzazione Integrata Ambientale senza la quale lo stabilimento non può riprendere a lavorareI 

I prossimi appuntamenti 

Il pool istituzionale e la curatela fallimentare si aggiorneranno il prossimo 18 settembre e, intanto, per lunedì 11 settembre è stata convocata dai consiglieri comunali e Presidenti Paola Serventi e Giuseppe Rota la seduta congiunta delle Commissioni consiliari dedicate all’Ambiente e alle attività produttive, per fare il punto sulla situazione e garantire il costante aggiornamento del parlamentino municipale.

I numeri della Solveko

La Solveko, come spiega il suo sito, “da oltre quarant’anni presente sul mercato, si occupa del recupero e del trattamento di solventi industriali inquinanti derivanti dai cicli produttivi di industrie chimiche, industrie farmaceutiche, industrie meccaniche e da centri di raccolta e di stoccaggio
autorizzati”. Nell’area Solveko sono in giacenza 400.000 kg di rifiuti speciali pericolosi, dei quali 75.000 sono stati smaltiti tra il 7 e il 9 agosto.

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