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Martedì, 23 Aprile 2024
Anziani

Assegno di cura per anziani: chi ne ha diritto

L'assegno di cura fornisce sostegno economico alle famiglie che mantengono nel proprio contesto ambientale e sociale l'anziano non autosufficiente, evitando o posticipando, in tal modo, il ricorso a servizi socio-sanitari residenziali

L’assegno di cura è un contributo economico a favore delle famiglie e/o delle persone che si incaricano dell’assistenza ad un anziano non autosufficiente  al proprio domicilio. L’assegno vuole sostenere la scelta di mantenere l’anziano al proprio domicilio, nel proprio contesto sociale e affettivo ed è alternativo  all’inserimento stabile in una  residenza protetta.
L'accesso al contributo tiene conto della situazione economica e patrimoniale (indicatore ISEE)del nucleo familiare dell’anziano (composto dal coniuge, i figli minori di anni 18, i figli maggiorenni a carico dei genitori che siano senza coniuge né figli).

CHI NE HA DIRITTO?

- Possono essere destinatarie dell’assegno anche le persone non familiari che assistono l’anziano, con  comprovati rapporti di amicizia o di buon vicinato, verificabili da parte dell’assistente sociale responsabile del caso.
- E’ previsto un ulteriore contributo economico per gli anziani con reddito annuo ISEE inferiore a 15.000 €, che hanno stipulato un regolare contratto con un assistente familiare (badante) per almeno 20 ore settimanali.
- La durata dell’assegno è di solito semestrale, con possibilità di rinnovo.
- Rivolgersi all’Assistente sociale del proprio Comune o al Servizio di Assistenza Anziani (SAA) dell’Azienda Usl di residenza. 
- Per informazioni e consulenza si possono consultare gli Sportelli sociali.

L'assegno di cura rappresenta una risorsa della rete dei servizi: viene erogato un sostegno economico alla famiglia, per un periodo di tempo determinato, al fine di garantire la realizzazione del progetto assistenziale individualizzato messo a punto per l'anziano dall'Assistente Sociale della Struttura Operativa Anziani e dall'Unità di Valutazione Geriatrica (UVG) e concordato con la famiglia. L'entità del contributo giornaliero da erogare è definita in base alla gravità della condizione di non autosufficienza dell'anziano, dell'intervento assistenziale necessario e al conseguente impegno di chi lo accudisce. La fruizione dell'assegno di cura è subordinata ad una verifica della condizione economica del soggetto anziano beneficiario delle cure, calcolata in base all'ISEE, che non dovrà essere superiore a euro 21.120,00 annui.

Se l'anziano non autosufficiente è titolare di indennità di accompagnamento, il contributo economico è decurtato.
L'erogazione dell'assegno di cura viene effettuato dal Comune di Parma in qualità di Ente gestore del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza.

Nell'ambito delle finalità proprie dell'assegno di cura è previsto un contributo aggiuntivo per coloro che hanno un ISEE individuale non superiore ad € 10.000,00 e che si avvalgono di assistenti familiari regolarmente assunte, o direttamente o tramite un soggetto imprenditoriale terzo, con un impegno orario di norma non inferiore alle 20 ore settimanali.

Quali sono i vincoli per l’accesso al servizio?

La fruizione dell'assegno di cura è subordinata ad una verifica della condizione economica del soggetto anziano beneficiario delle cure, calcolata in base all'ISEE, che non dovrà essere superiore a euro 21.120,00 annui.

Al fine di beneficiare del contributo aggiuntivo, occorre che l''anziano sia in possesso di un ISEE non superiore ad € 10.000,00 e che si avvalga di un assistente familiare con un regolare contratto di lavoro. 

Qual è la documentazione necessaria?

  • Attestazione ISEE

Quali oneri e costi bisogna sostenere?

Partecipazione al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Progetto Assistenziale Individualizzato che è parte integrante del contratto di cura.

Qual è la tempistica del procedimento?

A seguito della segnalazione del bisogno da parte del cittadino viene fissato entro quarantacinque giorni l'appuntamento e la realizzazione del primo colloquio. Rivestono carattere di priorità con conseguenti attivazioni di urgenza le situazioni di anziani provenienti da dimissioni ospedaliere difficili con gravi compromissioni sanitarie e livelli assistenziali complessi e gli anziani a rischio sociale e sanitario.

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