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Giovedì, 25 Aprile 2024
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piccole terre di frontiera. mostra fotografica

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday “Piccole terre di frontiera”: è questo il titolo della mostra fotografica, patrocinata dal Comune di Roccabianca e dall’Università IUAV di Venezia, che si inaugura domenica 12 novembre alle 17.00 al Museo Mondo piccolo di Fontanelle di Roccabianca (PR). Trenta scatti in bianco e nero dell’architetto Luca Mantovani, classe 1988. Proprio durante il primo periodo universitario Mantovani sviluppa il proprio interesse per la fotografia, in particolare quella analogica, così nel 2015 inizia a fotografare ponendo particolare attenzione al paesaggio di pianura, stimolato anche dalle attività di ricerca condotte sul territorio del serraglio mantovano in periodo universitario. L’interesse per il territorio della bassa padana dell’autore si evince anche da articoli come quello pubblicato nel 2012: “ Il sistema urbano in evoluzione tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia” nel volume “Identità e immagine della città” edito da Mup; come si nota il proprio interesse per le esposizioni con l’installazione “Combinazioni guidate” esposta al castello di Compiano (PR) nel 2013. Le fotografie esposte a Fontanelle ritraggono il paesaggio del Serraglio mantovano, un territorio quello proposto, circoscritto dagli assi fluviali dei fiumi Mincio e Po, dove il “mito” dell’estremo baluardo, ha rappresentato un ostacolo naturale e militare a difesa della città virgiliana sin dai tempi dei Gonzaga. La mostra è curata da Gloria Bianchino, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Parma e già direttrice dello CSAC di Paradigna. Luoghi quelli ritratti da Mantovani che si segnalano per le molteplici analogie con il paesaggio della Bassa emiliana e che risultano di particolare interesse proprio per quei territori dove il significato di “frontiera” si mostra, nel tenere insieme l’acqua e la terra. Una ricerca personale che muove verso l’assoluto degli spazi di pianura, il rifiuto del senso cosmetico e il riconoscimento della rovina come parte integrante di un mondo costruito, dove anche gli antichi abitanti sono scomparsi, segni di un passato di una cultura che le generazioni precedenti ci hanno lasciato e che l’uomo moderno sembra aver dimenticato. Fotografie che al museo Mondo piccolo assumono un valore ancora più ampio in quanto in grado di descrivere, pur riprendendo il territorio mantovano, quella bassa che da Giovannino Guareschi veniva descritta a parole e che ha trovato il proprio successo in un modello universale che si riconosce anche nella poetica di Luca Mantovani. La mostra resterà aperta al pubblico dal 12 novembre al 10 dicembre, nei giorni di sabato dalle 15.00 alle 18.00 e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Ingresso gratuito.
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