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Biliancio comunale, Ubaldi: "Vignali mente. Siamo pronti a dimostrarlo"

Duro attacco di Civiltà Parmigiana: "Il sindaco si è dimostrato bugiardo e lo sfidiamo ad un pubblico confronto. Si presenti e non si nasconda dietro ai costosissimi uffici stampa che ha messo in piedi facendoli pagare ai cittadini"

Sul bilancio del Comune di Parma e delle sue Società vi sono mistificazioni del Sindaco, e di componenti della sua squadra, che non possono essere taciute e, per questo, lo sfidiamo ad un confronto pubblico con il suo predecessore. L’atteggiamento del Sindaco e dei suoi sodali è sempre più sconcertante nello sconnesso tentativo di coprire la propria inettitudine amministrativa. Non si fanno scrupolo di riversare sul passato, cui loro stessi hanno partecipato e di cui sono pienamente corresponsabili, la presunta colpa dell’attuale situazione.

In verità Vignali dimostra ogni giorno di più di non essere capace di gestire situazioni di ordinaria complessità, di non essere in grado di dare seguito all’importante eredità inopinatamente avuta. Ondate di campagne comunicative e pubblicitarie, che costano alla collettività milioni di euro, non riescono più a coprire continui annunci di opere ed iniziative che non si realizzano mai.

Assistiamo anche alla impudica falsificazione della realtà. Se fosse vero, come dice, che ha ricevuto una eredità insostenibile e carica di debiti dovrebbe immediatamente andarsene, perché si è fatto eleggere imbrogliando i suoi concittadini: prima delle elezioni diceva infatti che fino ad allora tutto era andato benissimo e chiedeva i voti per poter continuare sulla stessa strada. E ha continuato a dirlo fino a poco tempo fa. Mentiva allora o mente oggi? Se ne accorge solo ora? E come mai in questi tre anni e mezzo ha continuato a dire che la sua Amministrazione faceva, e poteva fare, il bilancio degli investimenti e dei servizi più ricco ed in crescita d’Italia?

In realtà Vignali mente. Mente di nuovo sui conti della Metropolitana (quella Metropolitana che esaltava, anche nei costi, quando era assessore); mente sulle società partecipate che, prima della sciagurata avventura di STT (da lui voluta e da lui ancora sostenuta, insieme al suo presidente Costa) avevano ognuna una propria specifica finalità ed ognuna un proprio e sostenibile piano finanziario.

A proposito di Metropolitana: come fa a dire che ha ridotto il debito annullando il progetto, visto che nessun costo è mai stato conteggiato nè nel bilancio comunale nè in quello della società Metroparma? Il costo, oltre al contributo a fondo perduto dello Stato, non era forse coperto dalle entrate dei parcheggi, dei biglietti dei passeggeri e dal contributo pubblico per il trasporto locale? Ed i 37 milioni del materiale rotabile non erano stati garantiti ripetutamente dallo stesso Governo?

Il Sindaco e i suoi sostenitori mentono quando dicono di avere ridotto il debito comunale, perché in realtà lo hanno aumentato di oltre 47 milioni, portandolo da meno di 135 milioni del 2007 a oltre 182 milioni del 2010. Si confonde il bilancio del Comune con quello delle Società partecipate. Si crea volutamente confusione. E a proposito di Società partecipate perché si cita soltanto il debito di alcune e se ne dimenticano altre? Il debito dell’insieme di queste Società è ben più alto e tende preoccupantemente a crescere visto che tra l’altro STT ha deciso di emettere un bond di 89 milioni di euro e di aprire una linea di indebitamento fino a 500 milioni di euro.

E’ normale che i Comuni abbiano dei debiti ma questi devono essere sostenibili, e le spese nuove devono essere fatte in base alle risorse vere di cui si dispone. Ed allora il confronto non si fa tra il bilancio di oggi e quello di ieri ma tra la sostenibilità delle spese di ieri e quelle di oggi. A Vignali ed ai suoi sodali sfugge una differenza sostanziale: prima si facevano riconversioni patrimoniali vere, con vendite vere e con soldi veri. E si spendeva negli investimenti e nella spesa corrente quanto era realmente disponibile.

Oggi si fanno indebitare le Società partecipate, perché acquistino terreni ed edifici comunali che nessun privato vuole, soprattutto a quei prezzi. E queste Società non hanno un credibile piano finanziario. E il bilancio comunale pareggia solo grazie ai debiti delle Società partecipate. Ma di questi debiti risponde comunque il Comune. Qualsiasi famiglia o azienda regola le proprie spese in base alle disponibilità, soprattutto in periodi di crisi. Ed allora perché in questi tre anni non si è cercato di selezionare e ridurre la spesa, anziché inseguire a tutti i costi i livelli degli anni passati? Nella spesa corrente non si può, ad esempio, fare a meno di spendere milioni di euro in pubblicità, uffici stampa, comunicatori, consulenti e collaboratori, feste e festivalini di cui si può benissimo fare a meno? Negli investimenti è necessario costruire una casa della cultura o un nuovo palazzo dello sport, che incideranno ogni anno per milioni di euro sul bilancio comunale? E l’elenco potrebbe continuare.

Dato che in un comunicato stampa o in una intervista di poche righe non si possono chiarire i vari aspetti del problema, e dato che ci assumiamo la responsabilità di dire che il Sindaco si è dimostrato inadeguato e bugiardo, lo sfidiamo ad un pubblico confronto tra lui ed il suo predecessore. Si presenti di persona, non si nasconda dietro ai costosissimi uffici stampa che ha messo in piedi facendoli pagare ai cittadini".

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