rotate-mobile
Politica

Consiglio, approvato piano Stt. Sindaco: "Non stiamo svendendo"

Oggi dalle ore 15 terza seduta in tre giorni consecutivi. Buzzi: "Il Consiglio si trasforma in tribunale del popolo, come se noi fossimo stati il peggiore dei mondi possibili"

Oggi dalle ore 15 terza seduta di Consiglio comunale in tre giorni consecutivi. Potrete seguirlo in diretta su ParmaToday. Dopo la seduta monotematica dedicata all'inceneritore e quella dedicata ai piani industriali delle società partecipate oggi verrà presentato ai consiglieri il Bilancio previsionale 2013, già presentato ai cittadini durante la serata del 7 gennaio, che ha suscitato aspre polemiche.

Sono stati, invece, revocati i Consigli Comunali di martedì 15 e mercoledì 16 gennaio. Verrà convocata una nuova seduta, in sessione straordinaria, del Consiglio Comunale venerdì 18 gennaio 2013, alle 15. Lunedì 28 gennaio 2013 verrà convocato un Consiglio Comunale congiunto con quello provinciale in occasione della "Giornata della memoria".


LA CRONACA

Stt, approvazione del piano industriale 2013/2015

Delibera approvata con voti 21 favorevoli  6 contrari 4 astenuti

Manno: "Scordammoce 'o passato. Siamo a Napoli paisà. Dovremmo prendere esempio dal testo di questa vecchia canzone".

Buzzi (ex vicesindaco): "Sembra che invece di parlare di futuro si punti sempre il dito verso il passato. Il Consiglio si trasforma in tribunale del popolo, come se noi fossimo stati il peggiore dei mondi possibili. Non è così: c'è un ponte nuovo in via Europa, un palazzo di undici piani in viale Piacenza, SPIP ha dei problemi? Ha in pancia 900mq di terreno, così vale anche per Alfa. Non costruirete nulla svendendo tutto"

Ubaldi: "Dal 2007 in poi ho sostenuto che si stavano compiendo scelte sbagliate. La prima era la costituzione di STT. Si diceva che io ero disfattista e che il bilancio di Parma era il migliore dei bilanci immaginabili. Poi quando i nodi arrivarono al pettine si disse che era un'eredità del passato, ma con me non esistevano neanche queste società. E' andata come è andata, vedremo cosa fare".

Pizzarotti: "Penso sia stato fatto un lavoro egregio di responsabilità, mi spiace si dica solo che stiamo svendendo senza sentire soluzioni alternative".

Assessore Capelli: "C'è questa clausola che ci impedisce di vendere le azioni per due anni, sono il capitale di STT. Era già stato impegnato con le banche, non è un'operazione avviata da noi. In questo arco temporale però alcune cose potrebbero cambiare in primis il valore delle azioni. Sono soldi di tutta la città noi cerchiamo di non dimenticarlo mai. Stiamo evitando il tracollo e provando a portare a termine le opere già iniziate. Faremo di tutto per evitare la bancarotta di questa società (STT) da evitare per il benessere di tutta la città"

Nuzzo (M5S): "Quando il sindaco Vignali diceva chiaramente in Consiglio che bisognava attivare il sistema delle partecipate per aggirare il patto di stabilità io assistevo come cittadino, su questi banchi c'eravate voi. Pur avendo "le natiche scoperte" ed essendo stati parte attiva nella costruzione di quel castello di disastri che sono le partecipate si continua a polemizzare. Dall'altra parte dall'opposizione arrivano critiche, ma mai soluzioni alternativa. Si può dire che non piace il verde argomentandolo bene, ma bisogna anche dire quale altro colore piace!"

De Lorenzi (M5S): "Il Consiglio non ha aiutato molto l'assessore Capelli a risolvere in tempi ragionevoli il probleme delle partecipate. Sono stati criticati perchè vi hanno consegnato i bilanci mentre voi eravate in vacanza, ma invece loro (Bussolati e Capelli) stavano lavorando"

Iotti (PD): "Ho l'impressione che questo sia un piano giusto. Un piano che si attua per aggredire una situazione disperata. Ciò se andrà in porto significherà buttare i fondi ex metro e rimanere con la grande incognita SPIP. La critica più grossa che vi faccio è che il concordato sia poco trasparente, questa della SPIP è una brutta pagina che fa pensar male​. Cerchiamo di non buttare altro patrimonio strategico importante. Non credo che neanche la vendita degli immobili andrà in porto. Non è un'operazione di merito, ma necessaria. Cambiamo atteggiamento, cambiamo il meccanismo maggioranza-opposizione altrimenti da parte nostre ci saranno solo critiche".

L'amministratore unico Luigi Bussolati: "Stt appartiene per il 100% al Comune di Parma. Ha chiuso il 2012 con 9 milioni di debiti, al 30 giugno il bilancio provvisorio presenta una perdita di 17 milioni e mezzo. Ha due assett, le azioni Iren e il fondo Polaris, le azioni sono 52 milioni e 200 per un valore di 27 milioni, la quote del fondo Polaris hanno un valore di 14 milioni e 800. Nel piano che abbiam presentato è previsto che Stt si faccia carico di finanziare le società controlare per 20 milioni e 600 e l'impegno di dare 2 milioni e 8 a Spip. Stt ha presentato delle garanzie a favore di Alfa a Banca del Monte per 14 milioni, nell'interesse di Casadesso per 3 milioni e 700 e per 500 mila euro a favore di Spip per Banca Passatore.

Il piano chiede dei soldi che ci servono per chiudere le attività delle controllare e della stessa Stt. Chiede finanziamenti alle banche per 13,5 milioni dando delle garanzie sulla nuda proprietà delle azioni Iren e con delle fideiussioni per tre società controllate. Deve chiedere la rinuncia a far valere le lettere di garanzie e patronage ricevute dalle banche a qualsiasi titolo.

Capelli: "Circa 400 milioni di euro di debiti, circa la metà dei debiti del gruppo Comune di Parma. La risoluzione della vicenda consentirebbe di risolvere buona parte della questione. Stt comprende la Spip, la Stu Stazione, Stu Autority, Casadesso, Metro Parma e altri ancora".

L'assessore Rossi: "E' vero, la struttura è completata ma non ci sono candidati per entrare nella comunità e nell'appartamento per la famiglia affidataria"

Il consigliere Manno: "Vorrei sapere come mai le sei unità abitative in via Scola. 48, strutture modulari per l'accoglienza dei minori, completate da tempo, non sono ancora occupate. Credo che non aprire una struttura finita sia un danno ai cittadini".

Duc senza certificato prevenzione incendi?

Alinovi: "Ringrazio Vescovi per l'interrogazione. Il tema è complesso: l'edificio al tempo non aveva bisogno del certificato di prevenzione incendi. Solo tre elementi del Duc erano assoggettati al certificato: il gruppo elettrogeno, gli archivi e le autorimesse. A seguito di una serie di trasformazioni in data 6 maggio del 2002 viene presentato il certificato incendi per le tre strutture, solo nel 2010 a consegnato tutti i documenti. Nel novembre 2010 non era ancora stato presentato il progetto per il certificato incendi. Nella riorganizzazione è stato un incarico specifico per la questione dell'ottenimento del certificato prevenzione incendi".

Il consigliere Vescovi: In un articolo uscito si dice che il Duc non ha il certificato di prevenzione incendi. Il Duc accoglie 500 dipendenti ogni giorni. In undici anni nessun mai ha richiesto il certificato ai Vigili del Fuoco

Pizzarotti: "Forse Ghiretti è abituato a parlare in incontri di 10 persone. Nel caso della presenza di circa 400 persone è meglio raccogliere le domande e rispondere nei giorni successivi. Ne abbiamo raccolte 35 a cui risponderemo nei prossimi giorni. In questo modo abbiamo fatto intervenire anche i più timidi e non i soliti. La faziosità messa in questa domanda, facendo pensare che le domande erano concordate. Apprezzo la malignità esressa dal consigliere Ghiretti".

Il consigliere Ghiretti critica la scelta dell'amministrazione di presentare il bilancio prima ai cittadini e poi in Consiglio comunale.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Consiglio, approvato piano Stt. Sindaco: "Non stiamo svendendo"

ParmaToday è in caricamento