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Quartieri e Dl 78, Morante (Ipp): "Non si può cancellare il decentramento"

Intervento del consigliere del quartiere Montanara sul nuovo decreto che penalizza i comuni con meno di 250mila abitanti. "Giusto accorpare le zone in poche circoscrizioni"

Intervento di Davide Morante, consigliere del quartiere Montanara (Gruppo Impegno per Parma) sulla cancellazione dei quartieri nelle città con meno di 250mila abitanti.

"Quale parte in causa, è mia intenzione esprimere un’opinione sul DL 78 “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica” che, modificando l’articolo 82 del Testo Unico degli Enti Locali attribuisce il conferimento del gettone di presenza unicamente ai consiglieri provinciali e comunali e che cancella ogni forma di decentramento nei comuni con meno di 250.000 abitanti.

Naturalmente, non è l’abolizione del gettone di presenza a stupirmi; noi consiglieri di circoscrizione(o di quartiere, come ci chiamiamo a Parma) percepivamo un gettone di presenza di 17 euro: una cifra che non ha influito sulla decisione di concorrere a questa carica e il cui azzeramento non ha pesato sull’impegno profuso nella nostra attività che è rimasto il medesimo anche dopo l’entrata in vigore del DL. E sono sicuro che saremo ancora in tanti a voler ripetere quest’esperienza, anche senza l“allettante” retribuzione economica. Cifra che, pur nella totalità dei consiglieri di circoscrizione cittadini, incideva poco sul bilancio del Comune di Parma.

Sicuramente il Decentramento parmigiano aveva bisogno di una razionalizzazione, non tanto sul numero dei consiglieri, quanto sul numero delle circoscrizioni. Una riduzione delle circoscrizioni e quindi dei relativi uffici di segreteria avrebbe comportato comunque un consistente risparmio; sono convinto che sono proprio le spese di funzionamento e di mantenimento dei 13 uffici di circoscrizione a rappresentare i costi maggiori del Decentramento nella nostra città.

L’aspetto che più mi perplime del DL, però, è la totale cancellazione del Decentramento per i comuni al di sotto dei 250.000 abitanti.

Non arrivo a dire che la nostra sia una figura fondamentale e indispensabile per la nostra città, ma di certo molto utile, se non altro per raccogliere, filtrare e indirizzare correttamente le richieste che quotidianamente riceviamo dai cittadini e per le numerosissime segnalazioni che noi consiglieri di quartiere inviamo alla giunta di nostra iniziativa, ben conoscendo le esigenze e le criticità dei quartieri nei quali viviamo. Non vorrei davvero essere nei panni di un membro della prossima giunta che si troverà a dover rispondere direttamente ai 180.000 residenti di Parma.

E’ vero che con la riforma dei Quartieri avvenuta nel 2002 il consiglio di Quartiere era diventato un organo meramente consultivo, ma l’amministrazione Vignali è riuscita a riconsegnarci un forte potere propositivo con l’introduzione del Bilancio Partecipativo: se, tanto per citare alcuni esempi, oggi il Centro Giovani Montanara è coperto dalla rete wireless gratuita del Comune di Parma, se manca ormai poco tempo affinché strada Montanara si trasformi da strada di attraversamento a strada di quartiere con l’introduzione della “zona 30” e se a breve i residenti del quartiere Bandini potranno usufruire di un nuovo parco in via Berzioli, lo si deve proprio a idee nate da noi consiglieri di circoscrizione.

Sicuramente nel nostro Paese si sono verificate delle storture all’interno dei sistemi di amministrazione decentrata e in alcune realtà il gettone di presenza ha raggiunto valori  molto più cospicui e andavano razionalizzati, ma la cancellazione di ogni forma di decentramento è una soluzione troppo estrema. Forse sarebbe stato possibile ridimensionare le situazioni distorte fissando, in termini percentuali rispetto al bilancio, un tetto alle risorse economiche da destinare al Decentramento".

Davide Morante

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