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Foibe, Rifondazione: "Solidarietà all'Anpi"

"Le accuse di negazionismo sono vergognose e paradossali"

"Esprimiamo la nostra solidarietà - si legge in una nota del Prc di Parma- all’Anpi di Parma, all’Anpi nazionale e al Comitato antifascista e antimperialista per la memoria storica di Parma, vittime di una vera e propria aggressione mediatica, scatenata, ancora una volta dall’orrido ministro degli interni Salvini. Al centro dell’attenzione e delle accuse della Lega il convegno in programma Domenica 10 Febbraio a Parma.

Le accuse di negazionismo e revisionismo rivolte dalla Lega all’Anpi, accompagnata dalla minaccia di taglio ai contributi, oltre ad essere inaccettabili e vergognose sono paradossali. Incredibile che una forza come la Lega, che va a braccetto con formazioni politiche dichiaratamente fasciste, possa accusare l’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, di revisionismo storico". 

Siamo al ribaltamento della realtà. L’unica vera operazione di revisionismo, in corso ormai da anni, è l’istituzione del “giorno del ricordo”. Questa sì è un’operazione revisionista, sponsorizzata dalle forze di estrema destra in Italia.

Con il giorno del ricordo si è istituzionalizzata per legge una lettura parziale e ideologicamente orientata della storia. Non si può parlare del dramma delle foibe senza inserirlo nel contesto storico.

Noi ricordiamo tutto e rivendichiamo la nostra convinta partecipazione al Convegno che il Comitato antifascista e antimperialista per la memoria storica di Parma organizza, ogni anno, da quattordici anni, il 10 Febbraio al Cinema Astra e cogliamo l’occasione per invitare l’intera città a partecipare anche il 10 Febbraio di quest’anno. Un’occasione preziosa per chi voglia provare a comprendere la storia e i drammi del ‘900 e respingere ogni tentativo di legittimazione del fascismo e della sua propaganda, ricordandone i crimini spesso taciuti.

Noi ricordiamo tutto: l’occupazione fascista dei territori istriani ed ex-jugoslavi, la ventennale dittatura, le politiche coloniali con cui si costrinsero le popolazioni a processi di italianizzazione forzata, l’odio razziale, le esecuzioni sommarie, gli incendi di interi villaggi, le operazioni squadriste, i campi di concentramento fascisti.

Mentre ogni anno si parla solo di foibe, in pochi in Italia, hanno mai sentito parlare, ad esempio, del campo di concentramento di Rab, oggi località turistica, ma 70 anni fa lager fascista nel quale persero la vita migliaia di civili jugoslavi, bambini compresi.

Il convegno del 10 Febbraio, da anni, ha avuto il merito di non cedere ad una ricostruzione parziale ma di contribuire a far conoscere ad un vasto pubblico in città le atrocità commesse dai fascisti italiani in Ex-Jugoslavia e rispetto alle quali non esiste, oggi, nessun giorno del ricordo.

Guerra, violenza e morte seminate dal fascismo in tutta Europa non possono essere rimosse con un colpo di spugna, con i libri di Pansa o con i giorni del ricordo parziale.

A supporto di queste considerazioni, invitiamo all’approfondimento della complessa vicenda istriana e jugoslava e alla visione, tra i tanti materiali disponibili anche online, del documentario “Fascist Legacy” realizzato qualche anno fa dalla BBC, un utile contributo per non cadere nelle semplificazioni e nelle forzature revisioniste che l’estrema destra porta avanti da anni.

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