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Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili, Becchetti: "Pratica disumana"

La candidata di Potere al Popolo: "Siamo convinti che l’unica strada sia quella di costruire una società dialogante che permetta un incontro e un confronto tra donne e culture differenti"

Domani, 6 febbraio è la Giornata Mondiale contro le Mutilazioni Genitali Femminili, una forma di violenza silenziosa, che ancora coinvolge ogni anno milioni di bambine e che calpesta i loro diritti mettendo a rischio la loro salute fisica e psicologica. Una violenza che continua ad essere perpetrata anche in Italia dove, secondo una ricerca coordinata dall’Università degli Studi Milano – Bicocca, sono tra le 46.000 e le 57.000 le donne sottoposte a mutilazione durante l’infanzia. «Per noi di Potere al popolo ‒ dice Margherita Becchetti ‒ è necessario riportare l’attenzione dell’intera comunità su questa pratica disumana, chiedendo a gran voce che i servizi socio-sanitari specializzati esistenti e i consultori vengano potenziati in quanto luoghi di promozione e tutela dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne, anche attraverso la presenza di mediatrici linguistiche e culturali. Siamo infatti convinti che l’unica strada sia quella di costruire una società dialogante che permetta un incontro e un confronto tra donne e culture differenti, perché solo costruendo ponti tra le comunità si possono contrastare l’ignoranza e il reiterarsi di questo tipo di violenze sui corpi femminili»

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