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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

I gruppi Pd Parma Protagonista e Parma Unita: “Nel bilancio più multe e pochi interventi per le fasce deboli"

"Il Comune punta ancora sulle multe. Sono previsti 20,3 milioni di euro per sanzioni da violazione del codice della strada"

"Si voterà mercoledì il bilancio comunale - si legge in una nota-  in merito al quale anticipiamo una considerazione in attesa di maggiori approfondimenti, rilevando che come gruppi consiliari PD, Parma Protagonista e Parma Unita abbiamo proposto, e siamo stati gli unici gruppi di minoranza a farlo, dieci emendamenti per migliorare un quadro che purtroppo non da respiro ai cittadini e in particolare alle fasce più deboli. La tassazione comunale resta, infatti, ai massimi livelli consentiti dalla legge (a parte interventi di esenzione principalmente sull’IMU). Le scuole materne e nidi manterranno le rette che sono tra le più elevate nonostante che il Governo abbia destinato al contenimento di questi costi la somma di 1.1 milioni di euro (per i prossimi tre anni). La tassa sui rifiuti (TARI) ci costerà 37 milioni ed è in leggero aumento, segno che la “tariffa puntuale” non fa“costare” meno la raccolta dei rifiuti. E, come tradizione, il Comune punta ancora sulle multe. Sono previsti 20,3 milioni di euro per sanzioni da violazione del codice della strada, un dato in aumento di 2,8 milioni di euro rispetto al definitivo dato 2017, in media 120 euro per cittadino. Eppure solo due mesi fa il Comune aveva registrato una “variazione negativa del trend di incasso” ossia le multe erano diminuite in modo significativo (meno due milioni). E quindi, come fanno oggi ad aumentare? È scritto nei documenti, sono previsti nuovi varchi elettronici. Ricordiamo che la funzione dei varchi è quella di ridurre l’inquinamento e controllare il traffico. Da noi però servono esplicitamente per far quadrare i conti. Inoltre, la metà di quanto riscosso nelle sanzioni va in opere di manutenzione viarie. Ma Parma infrastrutture, addetta alle manutenzioni, dichiara che “nel corso del prossimo triennio non si riusciranno a raggiungere miglioramenti significativi della manutenzione stradale”.

In questo quadro di pressione generale, non ci sono interventi per le fasce più deboli. Il rapporto della Caritas sulle povertà indica che a Parma un numero impressionante di persone vive al di sotto della soglia di sostentamento e le tracce della crisi economica si sentono anche nel ceto medio. Ci saremmo aspettati quindi interventi di altro segno. Invece come già evidenziato, il reddito di solidarietà è al momento una promessa elettorale. Sono esenti dal pagamento della addizionale IRPEF (che è ai massimi di legge) solo i redditi inferiori a 10.000 euro. Da ultimo è arrivato l’annuncio della “rivoluzione” dei servizi alla persona. Non è ancora stato chiarito che tipo di intervento si immagina, ma abbiamo capito chiaramente che “le risorse sono in calo” e quindi sarà necessario ripensare i servizi. In altri termini sembrerebbe che il Comune voglia mettere ancora le mani tasca ai cittadini, come del resto sta accadendo per i servizi per le persone con disabilità, chiamate a contribuire di tasca ai servizi erogati dalla fiscalità generale e quindi già pagati. In tutto questo stridono clamorosamente i 234.000 euro spesi per il concerto di Capodanno, i 200.000 euro spesi per l’assunzione di quattro delegati di cui ad oggi abbiamo pochi riscontri operativi, le ingenti somme impiegate da società partecipate (che non brillano per adeguamento agli obblighi delle leggi sulla trasparenza) in consulenze ed incarichi, i bassi riscontri del recupero da evasione".. 

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