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Alfieri: “Più alberi contro l'inquinamento”  

Il candidato sindaco commenta i dati degli sforamenti del PM 10 a Parma

 Il candidato sindaco Luigi Alfieri commenta i dati degli sforamenti del PM 10 a Parma. “Il dato in contro-tendenza di Parma può essere considerato come la conseguenza della serietà con cui abbiamo applicato le  misure legate alle limitazioni dei veicoli diesel, conseguenti del piano regionale dell’aria”.
 
Finalmente Folli ci rivela la soluzione ad un problema che ha attanagliato la città per anni: non l'inceneritore, quindi, che durante la loro campagna elettorale sembrava esser la fonte di tutti i mali; non l'autostrada, che ogni giorno fa passare accanto alla città migliaia e migliaia di veicoli; non le vecchie caldaie a nafta che ancora sono presenti sul territorio; non le centrali termiche di grandi aziende.
 
Niente di tutto questo: a causare gli sforamenti parrebbero essere secondo l'assessore i veicoli che circolano in centro storico. Dice infatti: "Cos’è cambiato rispetto agli anni passati? E’ entrato in vigore il PAIR (Piano dell’Aria Integrato Regionale) con provvedimenti strutturali che Parma ha applicato in maniera convinta”.
 
E' evidente quindi che la colpa è delle auto in centro, perché di piantumazioni di alberi previste dal Pair non se ne sono viste tante.  Ma l'assessore deve aver fatto qualche conto sbagliato: a fine gennaio, infatti, ci ritroviamo con 12 sforamenti di PM10 ovvero un terzo di quanto previsto per l'anno. Evidentemente bisogna pensare ad altre iniziative: se esiste una traccia delle caldaie condominiali inquinanti potrebbero essere previsti incentivi per chi le sostituisce, visto che il bilancio è ora florido.
 
Ma, soprattutto, perché non raccogliere davvero l'invito fatto da un imprenditore locale di realizzare una schermatura vegetale per tutto il tratto di autostrada che si sviluppa accanto alla città? Sarebbe un bell’esempio di  collaborazione tra pubblico e privato, un esempio per tutto il Paese. L'aria ne avrebbe senza dubbio beneficio e si  maschererebbero le brutture che oggi “accolgono” chi arriva a Parma in auto o in pullman". 
 
 

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