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Salvini: "Tornerò a Parma da presidente del Consiglio"

Il leader della Lega in città: "L'Emilia Romagna sarà una delle regioni che ci faranno vincere"

"Tornerò a Parma da presidente del Consiglio". Matteo Salvini è convinto che la coalizione del centro destra vincerà le elezioni politiche del 4 marzo e che sarà presto Premier: "L'Emilia-Romagna è una delle Regioni che contribuiranno alla vitttoria della Lega" ha detto nella mattinata di oggi, martedì 20 febbraio, all'Hotel Villa Ducale di viale Piacenza, dove ha presentato i candidati per le circoscrizioni locali e ha colto l'occasione per attaccare il centrosinistra, il Governo e Matteo Renzi, che è stato a Parma ieri sera.

"Saremo presto forza di Governo -ha esordito il leader della Lega - e passeremo dalle parole ai fatti. A casa Renzi sono sempre più nervosi e cercano di parlare di passato e non di futuro, fanni i registri antifascisti e le marce antirazziste mentre le aziende chiudono. Io pongo l'attenzione sulle aziende che chiudono in Italia ed aprono all'estero. Poi arriva quel genio del MInistro alle Attività Economiche che dice 'Ci sono delle regole che in Europa non funzionano, accipicchia c'è la concorrenza sleale dei Paesi dell'Est, le regole europee fanno chiudere le aziende italiane. Noi lo stiamo dicendo da anni: l'Italia e Parma l'hanno vissuta sulla propria pelle. Aziende che prendono contributi pubblici per acquistare i macchinari, poi dopo un pò chiudono, mandando una letterina a centinaia di lavoratori e vanno in Polonia, in Bulgaria e in Slovacchia, dove ci sono meno tasse".

Salvini a Parma il 20 febbraio

"Oggi c'è il Ministro con il cappello in mano a Bruxelles a chiedere se per favore possono fare qualcosa: è troppo tardi. C'è qualcuno che per incapacità o complicità ha subito tutto quello che l'Europa ci ha imposto. Noi porteremo il diritto dei cittadini italiani a lavorare, a comprare prodotti italiani. E' la differenza fondamentale tra i servi e le persone libere, non tra comunisti e fascisti: noi al Governo abbiamo avuto dei servi. Noi siamo persone normali che non faranno miracoli. Normalità vuol dire che la gente ha diritto di rientrare nel suo negozio a cinque anni dal terremoto: cosa che in Emilia non è avvenuta, vuol dire che in alcuni quartierri di Modena i bimbi possano giocare nel parco senza trovarsi le sirighe, che Parma deve essere collegata con il resto d'Italia ed il resto del mondo con infrastrutture che non devono essere fermate per burocrazia e incapacità". 

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