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Fondazione Teatro Regio: quando le opere valgono meno dell’Opera!

Comunicato del Movimento 5 Stelle di Parma sulla Fondazione del Teatro Regio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

In vista delle prossime amministrative stiamo guardando ai bilanci della partecipate dal comune di Parma.

In questa occasione siamo andati a vedere cosa ci dice il bilancio della Fondazione del Teatro  Regio.

Partiamo da una visione generale, la Fondazione Teatro Regio ha lo scopo di promuovere l’arte e la cultura teatrale, musicale, di danza e dello spettacolo. Quindi il “core business” è fare e promuovere lo spettacolo e formare del personale adatto a tale scopo. Qui iniziano le prime incongruenze: come fa una Fondazione che ha in se questo core business a esternalizzare l’orchestra sinfonica?

Si perché si è pensato bene di rivolgersi ad un’orchestra esterna, ed affidarle a titolo gratuito il nome Orchestra del Teatro Regio di Parma. Non avrebbe avuto più senso costituire l’orchestra all’interno della Fondazione?

Probabilmente i costi esorbitanti del personale lo sconsigliavano. Il personale costa infatti 3milioni e 600mila euro circa, di cui 1,5 milioni a tempo indeterminato. Ci piacerebbe molto sapere quanti operai, tecnici audio e delle luci, sarti, macchinisti ecc. rientrano in questo gruppo, e quanti siano impiegati amministrativi.

Il segretario generale riceve un compenso di 132mila euro, ed un sovraintendente che tra compensi ed oneri costa oltre i 260mila euro.

Il dubbio che ci siano state delle assunzioni clientelari è lecito, e questi costi amministrativi non finiscono in quanto si spendono 70mila euro per l’elaborazione delle buste paghe (ma quanti sono?) e 36mila euro per consulenze amministrative e di controllo.

Lo stesso commissario Ciclosi afferma in un’intervista  “Quanto all'aspetto amministrativo serve una razionalizzazione: lì ci sono un direttore artistico e un direttore amministrativo che neppure si parlano e che non si capisce bene cosa facciano.”

Il comune ha quindi gestito malissimo questa risorsa della città, e la provincia?

Risulta che la provincia di Parma abbia ridotto gli stanziamenti alla fondazione, e per questo motivo ne sia stata estromessa dalla qualità di socio. Bernazzoli figura ancora nel CDA della Fondazione Teatro Regio, anche se a noi risulta che non vi abbia mai preso parte.

Vorremmo proprio vedere con quale faccia si presenterà, se lo farà,  alle maestranze che temono per il loro futuro. Penserà di risolvere tutto da "domani"? Quando fino ad oggi nulla ha fatto in questo senso?

Per concludere ricorderei  la Regione Emilia Romagna che è riuscita a stanziare 5milioni di euro per la Toscanini, 400mila euro per il Teatro Due, e solo 25mila euro per la Fondazione Teatro Regio. Insomma, i vari Garbi, Ferrari, Meo, Corradi e Villani hanno ottenuto ben poco, probabilmente in altre faccende affaccendati.

Marco Vagnozzi

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