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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

"Non si poteva negare la sala civica a Forza Nuova? Bastava modificare il Regolamento"

L'opposizione all'attacco del sindaco: "Presenteremo al più presto la proposta di introdurre nella domanda di concessione di una sede civica l'obbligo di una dichiarazione in cui il concessionario dichiara formalmente di riconoscersi nei principi e nelle norme della Costituzione italiana"

"La concessione di una sala civica a Forza Nuova - scrivono Pier Paolo Eramo, Fabrizio Pezzuto, Lorenzo Lavagetto, capigruppo PP, PU, PD in Consiglio Comunale- per un incontro elettorale con Roberto Fiore ha suscitato molte critiche da parte di diverse forze politiche, oltre che dell'ANPI , che ritiene che l'Amministrazione non sia in grado "di difendere i valori antifascisti di Parma".  Il Comune ha risposto alle critiche "ribadendo i valori democratici, costituzionali e ispirati all'antifascismo", ma dicendo sostanzialmente che a Regolamento vigente, non si poteva fare diversamente.  Manca - chissà perché? - nella risposta del Comune l'unica ovvia conclusione, resa oggi necessaria da una chiara recrudescenza non solo delle organizzazioni di ispirazione fascista, ma di tutti quei gruppi che usano lo spazio pubblico in modo violento: una modifica al Regolamento di concessione (perché nessuno ci ha pensato prima della campagna elettorale?). Come hanno già fatto altri comuni italiani, presenteremo quindi al più presto la proposta di introdurre nella domanda di concessione di una sede civica l'obbligo di una dichiarazione in cui il concessionario dichiara formalmente di riconoscersi nei principi e nelle norme della Costituzione italiana; di non professare e non fare propaganda di ideologie neofasciste e neonaziste; di non perseguire finalità antidemocratiche, esaltando, propagandando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o denigrando la Costituzione e i suoi valori democratici fondanti". 

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