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Bruxelles, il Pd in visita al Parlamento. Dall'Olio: "Europa più vicina di quanto crediamo"

Giovedì 20 marzo una delegazione del PD di Parma, composta da una ventina di persone e guidata dal capogruppo in Consiglio comunale Nicola Dall'Olio, ha visitato il Parlamento Europeo a Bruxelles

Giovedì 20 marzo una delegazione del PD di Parma, composta da una ventina di persone e guidata dal capogruppo in Consiglio comunale Nicola Dall’Olio, ha visitato il Parlamento Europeo a Bruxelles. La visita è stata resa possibile grazie alla disponibilità dell’europarlamentare Vittorio Prodi, già intervenuto a Parma nei giorni precedenti in un incontro pubblico sul tema della politiche energetiche europee. Nella stessa giornata la delegazione è stata anche ospitata dal circolo PD di Bruxelles con il quale si è instaurato un rapporto di stabile collaborazione che porterà già la settimana prossima un rappresentante del PD di Parma a partecipare ad una scuola di formazione sulle istituzioni comunitarie.

La visita al Parlamento, così come l’incontro pubblico con Vittorio Prodi, si inseriscono in una programma di iniziative avviato la scorsa estate dal PD di Parma, con il titolo Aperitivi europei, che ha come obiettivo quello di fare crescere la cultura della cittadinanza europea promuovendo e diffondendo la conoscenza delle istituzioni comunitarie, del loro ruolo, delle attività che svolgono e delle implicazioni che esse hanno sulla vita di tutti i giorni.

 “L’Europa è spesso vista come qualcosa di lontano. Se ci chiedono quali sono i nostri diritti come cittadini europei, la maggior parte di noi non sa rispondere. Purtroppo nel sentire comune prevale un’immagine della Unione Europea come di un’entità grigia e burocratica capace solo di imporre l’austerità fiscale e di produrre regole che ci complicano la vita.” afferma Nicola Dall’Olio. “In realtà l’Europa è molto più vicina e accessibile di quanto si creda ed è lì innanzitutto per tutelare la pace, come ha fatto negli ultimi 60 anni, e gli interessi e i diritti dei cittadini di tutto il continente. Siamo in un mondo globalizzato in cui i competitor sono paesi come la Cina, la Russia, il Brasile e le sfide non solo economiche, penso all’energia o al cambiamento climatico, sono di portata mondiale. Non è immaginabile affrontarle come singoli stati nazionali, o peggio ripiegando sul regionalismo. Sarebbe anacronistico e soprattutto perdente. La risposta a questa sfide passa solo da un’Europa più forte ed integrata sul piano politico, più attenta ai bisogni dei vari territori e dei propri cittadini. Ma perché questo sia possibile siamo noi cittadini che dobbiamo per primo crederci ed impegnarci. Partendo ad esempio da una migliore conoscenza delle istituzioni e dei tanti diritti che l’Unione Europea ci garantisce e tutela”.

Emanuela Dalla Tana, che ha curato l’organizzazione della visita per la segreteria cittadina, sottolinea l’importanza delle prossime elezioni europee del 25 maggio, le prime nelle quali sarà il Parlamento, in base al risultato elettorale, ad indicare il presidente della Commissione Europea: “E’ fondamentale che il voto per l’Europa non sia considerato un voto di serie B e che non sia strumentalizzato per misurare i rapporti di forza esistenti all’interno della scena politica italiana. In futuro ciò che si deciderà a Bruxelles e a Strasburgo influenzerà sempre di più le nostre vite e le nostre economie: disinteressarsi all’Europa e cadere preda di facili populismi è molto pericoloso. Informando i cittadini possiamo però ridurre i rischi di far attecchire facili slogan e possiamo, altresì, incrementare la consapevolezza della ricchezza che essere parte di questa grande comunità comporta”.

In vista dell’imminente scadenza elettorale altre iniziative saranno organizzate nei prossimi mesi per avvicinare sempre di più i cittadini all’Europa. Il programma delle attività proseguirà comunque anche oltre il voto: l’intenzione è quella di arrivare a un vero e proprio gemellaggio con il PD di Bruxelles che consenta di sviluppare ogni anno incontri di alto livello e nuove visite alle istituzioni sfruttando i programmi messi a disposizione dallo stesso Parlamento Europeo.

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