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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Pizzarotti-Don Rossolini, è scontro aperto: "Ha superato il limite, il Vescovo la pensa come lui?"

"Un abito talare che chiede le dimissioni di un’istituzione non si è mai visto nella storia se non, forse, nelle Nazioni in cui la religione governa sullo Stato"

E' scontro aperto tra Don Rossolini e il sindaco Federico Pizzarotti che ha risposto, con un lungo post su Facebook ad un'ulteriore intervista rilasciata dal religioso che attacca il primo cittadino e ne chiede le dimissioni. 

"Don Rossolini è il prete che ha paragonato l’amore di due donne all’amore verso un cane, e oggi torna con le omelie moralistiche contro la mia sottoscrizione di coppie omogenitoriali. Lo fa accodandosi a Forza Nuova e con parole gravi, attaccando l’istituzione che rappresento. Lo fa indossando la tonaca, quindi da uomo di Chiesa che invade con violenza il campo laico dello Stato, delle istituzioni e della politica, chiedendo le dimissioni del sindaco. Non le dimissioni di Federico Pizzarotti, ma del sindaco di Parma, il sindaco di una città che nella sua storia non si è mai fatta mettere il cappello da nessuno.

Un abito talare che chiede le dimissioni di un’istituzione non si è mai visto nella storia se non, forse, nelle Nazioni in cui la religione governa sullo Stato. Lo fa sostenendo che il diritto di un bambino a vedersi riconoscere due genitori che lo tuteleranno nella vita è solo propaganda e pubblicità.

Mi chiedo invece se avere interviste a Giovanardi e Pezzuto che parlano di opinioni politiche, e non di tematiche religiose, sul canale Youtube della parrocchia non sia quella propaganda.

Nemmeno le opposizioni contrarie a questo atto sono arrivate a dire una tale bestialità, e lo fa un uomo di Chiesa? Don Rossolini ha offeso tutte le coppie omosessuali paragonandole a cani e gatti, ha volutamente spezzato la linea di confine che separa lo Stato dalla Chiesa, ha gravemente offeso l’istituzione che rappresento accusandola di giocare sulla pelle dei bambini.

Io non ho amplificato nulla, ho dato un'informazione rispetto alla tutela di diritti per cui ci battiamo da anni, ed è stata l'attenzione sua e di alcune forze e personaggi politici a scatenare il dibattito. Ha passato il limite. Io rispetto le opinioni di chi la pensa diversamente e l’ho già detto, ma non transigo sulla linea di confine che separa lo Stato, la politica dalla Chiesa. E Don Rossolini ha parlato indossando la tonaca, quindi a nome della diocesi.

Dunque chiedo: il Vescovo di Parma la pensa come Don Rossolini? Ovvero pensa che l’amore di due donne sia paragonabile all’amore verso un cane? Pensa che il gesto del Comune di Parma significhi giocare sulla pelle dei bambini? Pensa che il sindaco di Parma si debba dimettere?

A tutti i cittadini di Parma che leggono, agli organi di stampa, alle istituzioni, alle forze politiche e alle comunità che difendono la libertà di poter amare e di essere amati faccio presente che: da istituzione che difende e tutela il tricolore che indossa, da sindaco di una città che non si è mai fatta mettere il cappello in testa da nessuno, da cittadino di Parma che vorrebbe vedere tutelata l’immagine e i valori dell’istituzione anche quando la si pensa in modo contrario, chiedo sin d’ora risposte alla diocesi di Parma e a tutte le figure che la rappresentano".

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