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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Procura, Berselli replica ai penalisti: "Non strumentalizzo"

Il senatore del Pdl prende posizione rispetto alle parole di Maria Rosaria Nicoletti dopo la sesta interrogazione contro la magistratura locale, che aveva utilizzato una delibera della Camera Penale di Parma

Il senatore del Pdl Filippo Berselli replica alla presidente della Camera Penale di Parma, Maria Rosaria Nicoletti, che ieri lo aveva accusato di aver strumentalizzato, per fini politici, una delibera dell'associazione dei legali presentando in Parlamento un'interpellanza per chiedere un'indagine ispettiva nella procura della città emiliana.  

"Francamente non comprendo il documento dei penalisti di Parma, a cui rinnovo anche in questa occasione la mia stima più sincera, con cui si prendono le distanze dalla mia sesta interrogazione. Voglio tranquillizzarli. Io non ho strumentalizzato nessuno! Mi sono infatti limitato a richiamare alcuni passaggi del loro documento (non avrei potuto farlo?), aggiungendovi notizie particolarmente gravi le cui prove erano e sono in mio possesso. Tutto qui. Le aggiunte sono quindi del tutto mie e non dei penalisti, a cui peraltro non le ho mai attribuite. Ho infatti denunciato una prassi particolarmente grave di cui, ripeto, ho prove inconfutabili. E perché mai avrei dovuto riprendere integralmente il documento dei penalisti, anche in riferimento, ad esempio, alla riforma dell'ordinamento professionale forense che nulla aveva a che fare con la Procura di Parma?".

Berselli aveva chiesto già più volte al Guardasigilli di intervenire sostenendo che la procura parmigiana avesse occhi solo per le amministrazioni governate dal centrodestra e tralasciasse quelle di segno opposto. "La notizia secondo cui il senatore Berselli - aveva detto la Nicoletti - nel presentare l'ennesima interpellanza e nel richiedere un'ulteriore indagine ispettiva sull'operato della magistratura locale, avrebbe tratto spunto dai contenuti della delibera assunta dalla Camera Penale di Parma impone una doverosa replica.

"I contenuti della delibera -ha ribadito la Nicoletti- sono di portata molto più ampia rispetto alla lettura fatta da Berselli. Alcuni dei fatti specificamente riportati dal senatore nella sua interpellanza (presunte intimidazioni da parte degli Ufficiali di polizia e programmato smistamento in carceri distanti dal Giudice naturale dei soggetti tratti in arresto) non trovano nessuno spazio nella nostra delibera che ha semplicemente inteso portare a conoscenza i rischi di una progressiva estensione, anche in ambito locale, di prassi che pur non costituendo formali violazioni, di fatto e in concreto tendono a limitare le prerogative fondamentali del diritto di difesa".

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