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Scienze Gastronomiche all'Università di Parma: crescita continua dal 2004

Dall’anno della sua istituzione, il corso di laurea ha registrato dati sempre più incoraggianti per chi intende intraprendere una professione legata al comparto food

Un tasso di occupazione superiore alla media nazionale di classe, una tempistica di collocamento entro un anno dal conseguimento del titolo per oltre la metà degli studenti (54,1%) e un grado altissimo di soddisfazione per allievi e stakeholders. Queste le premesse emerse della rilevazione statistica Alma Laurea che, quattordici anni dopo la sua istituzione, ha proclamato ufficialmente l’eccellenza del corso di laurea in Scienze Gastronomiche dell’Università di Parma. 

Istituito nel 2004, il corso di laurea triennale in Scienze Gastronomiche ha dimostrato di saper fornire ai suoi allievi una preparazione adeguata ad affrontare le sfide del mercato del lavoro una volta terminato il percorso di studi: è infatti ritenuto efficace o molto efficace dal 41% dei laureati, contro il 37% della media nazionale.

Leggendo in un’ottica di genere, dai questionari Alma Laurea 2017/2018 risulta che il tasso di occupazione è più alto tra gli uomini (56,5% rispetto ai 52,6% delle donne); il tasso di disoccupazione – pari a 15,4% - è invece sotto la media nazionale di classe di oltre tre punti (18,8%). Tra i laureati, la tendenza è inversa: il 60,3% sono donne – quasi 18 punti percentuali in più rispetto alla media nazionale – e l’età media della laurea è 23,5 anni contro i 24,6 del dato nazionale.

Va senz’altro rimarcata l’alta percentuale di studenti laureati in Scienze Gastronomiche all’Università di Parma provenienti da altre regioni italiane, ben il 57,4%, a testimoniare la notevole forza di attrazione della formazione in gastronomia di Parma, nonostante negli ultimi anni corsi di laurea analoghi siano sorti numerosi in tutta Italia. 

Negli ultimi due anni, in seguito all’eliminazione del test d’ingresso, i numeri sono saliti vertiginosamente, e anche la forza di richiamo verso l’esterno è più che confermata.

A incidere maggiormente sulla scelta del percorso di studi è l’interesse culturale per la disciplina e dunque la passione per le materie trattate, tuttavia una buona recensione viene rilasciata anche per quanto riguarda il carico di studio e il rapporto con i docenti.

Se tra tutti gli studenti che hanno conseguito una laurea triennale c’è una parte che sceglie di proseguire gli studi, dall’altra si colloca una fetta di laureati che trova lavoro principalmente nel settore privato e in particolare nel comparto dei servizi, con una retribuzione netta significativamente più alta rispetto al dato nazionale.

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