Toscanini, una vita degna di nota/Pinteresque
Presso l' Ortles Lab in via Ortles 6 a Parma avrà luogo Passaggi, rassegna a cura di Opheliasflower Eventi, che comprende tre spettacoli teatrali e tre laboratori di formazione. Tre compagnie metteranno in scena i loro spettacoli, ognuno preceduto da una performance di danza, come omaggio allo spazio ospitante, che nasce appunto come spazio per la danza. L’atto teatrale, effimero per sua natura, può durare nel tempo attraverso il ricordo o attraverso il passaggio di conoscenza. Per questo motivo negli stessi giorni in cui saranno in scena, le compagnie terranno tre workshop esperienziali basati sul loro lavoro. Il primo appuntamento, in collaborazione con STAYonSTAGE, sarà con il reading “Toscanini – una vita degna di nota”, a cura di Fabrizio Croci, il 15 dicembre alle ore 21 e il 16 dicembre alle ore 18. Il progetto è nato nell’estate 2018 grazie allo spunto offerto dalla rassegna estiva del Teatro del Cerchio di Parma, Spazi d’Ozio. Alla proposta è seguita la suggestione e la decisione di Croci di realizzare un reading sul Maestro nato nel quartiere dell’Oltretorrente. “Il più grande direttore di orchestra di tutti i tempi, la cui carriera si intreccia, raddoppiando la sua appartenenza parmigiana, con quella di Giuseppe Verdi - afferma l’attore spiegando la sua scelta - è stato un eroe in quanto ha rifiutato di appoggiare e asservire la sua arte al fascismo e al nazismo, sottraendosi agli inviti personali di Benito Mussolini ed Adolf Hitler, mettendo a rischio non solo la propria carriera, ma anche e soprattutto la propria vita e quella della sua famiglia”. Il rifiuto lo indusse a scegliere l’esilio volontario negli Stati Uniti dove in poco tempo la sua arte, dedizione e meticolosità lo portarono ad essere famoso come Joe Di Maggio, sublimando l’arte italiana nel Nuovo Mondo. Il reading-percorso realizzato da Fabrizio Croci è di tipo analitico ed umano basandosi, infatti, sia su biografie che sul carteggio epistolare del Maestro: lettere inviate ad amici, parenti ed amanti. Sono soprattutto queste ultime - a rendere l’aspetto umanissimo del più grande direttore d’orchestra di tutti i tempi - che verranno amalgamate con frammenti musicali scelti dalle sue stesse direzioni; il tutto per “ridare luce a quest’anima degna di nota”. Sempre il 15 dicembre, dalle 14 alle 18, e il 16 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17, l’attore terrà il laboratorio di recitazione PINTERESQUE, dedicato alla drammaturgia di Harold Pinter. “Pinteresque” è il termine con cui si è cercato de definire il teatro di Pinter per sottolineare uno stile nella scrittura della commedia che prendeva le distanze dal teatro dell’assurdo (da Beckett, Ionesco) e dai contemporanei “arrabbiati” inglesi della new angry generation. Il percorso prevederà un lavoro di analisi dei suoi testi scritti per il teatro più significativi e delle sue opere più politiche: gli ultimi anni della sua carriera sono stati caratterizzati da una presa di coscienza sempre più consapevole della disparità di diritti civili nel mondo e da un impegno politico sempre più assiduo. Impegno che l’ha portato a prendere posizioni forti contro la politica degli Stati Uniti nella guerra civile in Nicaragua e contro la politica degli stessi nell’ America Centrale. Sarà poi un viaggio in Turchia (“il paese meno democratico e attento ai diritti civili della Nato”) con l’amico Arthur Miller, terminato con il suo allontanamento coercitivo dal paese per le sue dichiarazioni contro la tortura dei prigionieri, a fargli scrivere la prima delle tre commedie politiche, “IL LINGUAGGIO DELLA MONTAGNA”, ispirato alla situazione della minoranza curda a cui viene impedito di parlare nel loro dialetto originario. In seguito scriverà di getto “IL BICCHIERE DELLA STAFFA” dopo avere avuto in risposta da tre giovani donne turche incontrate a Londra da amici. Alla sua domanda su cosa pensassero delle torture da parte della polizia turca ai prigionieri politici dissidenti dal regime le donne rispondono: “Tortura, non ci risulta, a meno che non si tratti di comunisti”. La situazione di annichilimento e distruzione totale dell’individuo da parte della polizia attraverso la tortura fisica e psicologica che descrive in modo asettico nella pièce è ispirata alla situazione dei desaparecidos argentini. Ultima opera di questa trilogia è “PARTY TIME”: la più recente tra le politiche dove, in una non definita situazione di guerra civile, alcuni borghesi riuniti in una festa in villa, chiusi e refrattari a tutto ciò che accade fuori, in una dimensione che ricorda quella di Bunuel dell’ ”angelo sterminatore”, parlano di un fantomatico club esclusivo a cui tutti si devono iscrivere mentre la devastazione della guerra civile fuori fa irruzione nella loro indifferenza, quasi a dialogare direttamente con lo spettatore. Durante il percorso si studieranno scene dal Compleanno, Tradimenti, Vecchi tempi, per arrivare alla “pulizia” necessaria per affrontare la messa in scena della trilogia sopra citata. Sarà un percorso incentrato sulla ricerca delle relazioni che sono tra i silenzi del testo e nelle pause, delle dinamiche di cui sono portatori i personaggi, privi di una psicologia vera e propria, ma vettori di epicità e universalità. L’obiettivo è quello di ascoltare il testo, anche i suoi più sottili sussurri e di prendere tutto quello che ci può dare, partendo dal presupposto che tutto è già lì. Il lavoro porterà ad uno “stare in scena” discreto, disinvolto, preciso ed essenziale come è quello inglese. Gli appuntamenti successivi saranno per il 22-23 dicembre, con l’attrice Lara Bonvini, che dedicherà alla poetessa Wislawa Szymborska un laboratorio e uno spettacolo, Sotto una Piccola Stella, e per il 26 e 27 gennaio, con l’attore Marco Cavicchiioli che terrà un laboratorio di narrazione dedicato ad Albert Camus e metterà in scena un reading anche musicale sull’opera dell’autore “Lo straniero”. Per informazioni e prenotazioni i contatti sono: tel. 0521/798282 (dal lunedì al venerdì, dalle 10:30 alle 18) e-mail: info@opheliasflower.it. Per iscrizioni ai laboratori contattare l’organizzazione via mail scrivendo sempre a info@opheliasflower.it . FABRIZIO CROCI Attore, dopo aver frequentato, molto giovane, corsi di teatro al Teatro Europa e al Teatro Due di Parma, dal 1998 al 2000 si è formato presso la Scuola di Teatro del Teatro del Tempo di Parma, promossa dalla Regione Emilia Romagna e dalla Comunità Europea. Successivamente ha approfondito il lavoro sulla voce presso la Scuola di Doppiaggio al Centro Teatro Attivo di Milano . Ha lavorato per più di venti anni nei contesti teatrali più disparati ed eterogenei in tutta Italia (Teatro Due di Parma, Teatro Stabile dell’Aquila, Teatro di Roma, ERT Emilia Romagna, Teatri Di Vita di Bologna, Florian/Metateatro di Pescara, Teatro Lenz di Parma, etc...) Ha approfondito la drammaturgia contemporanea con una delle compagnie più importanti della scena di ricerca dell'ultimo decennio : “ACCADEMIA DEGI ARTEFATTI” di Roma, con la quale ha lavorato ininterrottamente dal 2000 al 2014 , vincendo vari premi, tra cui un UBU nel 2005 . Ha preso parte a molte fiction televisive (R. I. S. 2 / 5 , Squadra Antimafia, Vento di Ponente, Terapia d’urgenza, Medicina generale, Affari di famiglia, Caso di coscienza, Provaci ancora Prof , Don Matteo, Cento Vetrine, Vivere, Un Posto al Sole, etc…) e a svariate produzioni cinematografiche. Tiene corsi di recitazione e di comunicazione in vari contesti, aziendali e scolastici.