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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Parma 1913 | Antonelli: "Ci raccontavano di una società sana, ai tifosi dico..."

L'ex calciatore crociato, oggi al Milan, era in tribuna al Brianteo di Monza. "Che peccato per il calcio, vedere una società così gloriosa in D fa male. Sicuramente la tifoseria non è da dilettanti. Mauri? Ha tanti bravi calciatori davanti a lui..."

Luca Antonelli è venuto a fare visita al Parma. "Abito a due chilometri da qui (Monza, ndc), sono a casa, sono venuto a salutare qualche mio amico. Con Lucarelli mi sento sempre, oltre a qualcuno nello staff che ancora amico mio. Ho seguito il Parma sempre, il mio cuore è lì". E chissà quanto ha sofferto per le note vicende che si sono abbattute sulla Parma calcistica, quelle vicende che hanno cancellato cento e passa anni di storia. Tutto cominciò dalla sua cessione, al Genoa: "Di sicuro non me lo aspettavo - spiega a Parmatoday.it - fa malissimo vedere questa società con questi tifosi in D, non lo merita la città, non lo merita il calcio. E' stata la prima squadra che mi ha fatto esordire in A, la porterò sempre nel cuore. Mi ricordo di quel gennaio 2011, io e Paloschi siamo arrivati più o meno insieme, lui ha fatto l'anno della B, io ero arrivato sei mesi prima, abbiamo vinto il campionato con Guidolin e poi abbiamo fatto l'ottavo posto. Nessuno si immaginava una cosa del genere, ci dicevano che la società fosse seria, il presidente non ha mai parlato di problemi economici e sinceramente è stato un colpo basso per la città e per tutto il calcio. Quando una squadra fallisce è un brutto segnale". Quattro anni a Genova, capitano, poi il Milan, squadra per cui tifa. "Un onore, ma non dimentico i quattro anni con la maglia rossoblù, bellissimi. Ai tifosi del Parma dico che bisogna trascinare la squadra verso la categoria che gli compete, ottomila abbonati non sono pochi". Con lui al Milan c'è anche Josè Mauri, che sta trovando un sacco di difficoltà a inserirsi nel nuovo mondo. Due tribune (Perugia e Fiorentina), una manciata di minuti nelle amichevoli e tanta fatica. "Josè è uno tosto, oltre ad essere un grande giocatore è un bravo ragazzo, ha gente davanti molto forte, ma arriveranno le occasioni". 

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