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Il Parma a ritmo promozione: neanche l'Empoli così

La squadra di D'Aversa ha raccolto 22 punti in 9 gare

Il ventiduesimo punto in nove partite porta ancora la firma di Emanuele Calaiò che per la tredicesima volta in campionato timbra il cartellino con un sinistro magnifico da quasi trenta metri, su cui Lanni si fa trovare impreparato. Il bagliore del lampo dell'arciere in proporzione può essere paragonato al peso specifico dei tre punti grazie ai quali il Parma fa un bel salto significativo in classifica, anche se solo per una notte. La settima vittoria in nove partite certifica che la squadra ha svoltato davvero, acquisendo la consapevolezza che sia stata costruita attorno a un gruppo solido che è diventato quasi impermeabile e che diventa sempre più coeso, giornata dopo giornata. L'impressione che abbiamo guardando le partite è che il Parma davvero sia più quadrato, padrone del campo, degli spazi, delle giocate dei singoli. Tutto o quasi sembra funzionare nel modo giusto: anche la scelta degli interpreti che D'Aversa manda in campo paga e ha una resa massima in questo periodo. E in un momento di difficoltà come questo, in cui l'infermeria è piena di talento (da Scozzarella a Ceravolo, da Scavone a Da Cruz passando per Di Cesare), la responsabilità di chi gioca è quella di garantire il massimo apporto.

LA PARTITA 

La vittoria di Ascoli è una di quelle da segnare con il cosiddetto circoletto rosso per intensità, gioco, determinazione e peso specifico dei punti. Il pareggio contro il Cittadella aveva - forse - fatto registrare un passo indietro sul piano dei risultati, controllato poi in corso d'opera dal punteggio delle dirette concorrenti che lottano per il secondo posto, dato che il primo sembra essere totale appannaggio di un Empoli che in questo momento rappresenta la più alta espressione calcistica di una Serie B imprevedibile. Anche per questo la vittoria di lunedì sera ha un sapore diverso dalle altre. Non inganni il risultato striminzito: per mole di gioco, occasioni avute e di conseguenza fallite, il Parma avrebbe sicuramente meritato qualcosa in più, considerando anche che Frattali per larghi tratti della gara è rimasto inoperoso ad ammirare il coraggio dei quasi duecento pronti a brandire il loro orgoglio e il senso di appartenenza sugli spalti. Senso di appartenenza che sta caratterizzando anche i calciatori. Molti di loro fino a qui erano sembrati 'appassiti', ma l'aria di primavera ha inorgoglito il loro animo e gonfiato i loro petti. Pronti a dimostrare di non essere certo venuti a Parma per passare il tempo, Siligardi e compagni si sono rimessi in sesto costringendo l'allenatore a puntare su di loro. E quella di lunedì sera è sicuramente l'espressione più alta di Luca Siligardi in maglia crociata: un giocatore nuovo, ritrovato che a questi livelli diventa imprescindibile. 

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