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Martedì, 16 Aprile 2024
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Bruno Alves guida il secondo gruppo: il Parma torna a lavorare sul campo

Il portoghese è arrivato alle 10:30 in punto: cappellino e giubbotto, sotto t-shirt e maglietta pronto per allenarsi sul campo

Il ritorno a scuola dopo una vacanza forzata ha sempre un sapore speciale. La voglia di tornare a lavorare è di gran lunga superiore al senso di noia che gli studenti possono provare generalmente durante le lezioni. Smisurato è il bisogno di sentire la normalità, soprattutto di questi tempi. 

Questo deve essere più o meno il sentimento che ha attraversato i giocatori del Parma, di ritorno a Collecchio dopo quasi due mesi di stop. Il Coronavirus ha limitato di parecchio la vita delle persone, anche quella agiata dei calciatori, che hanno continuato a lavorare da casa per 57 giorni. Tanti ne sono passati dall’ultima sgambata di Bruno Alves e compagni. Il capitano ha guidato il secondo gruppo di allenamento facoltativo al centro sportivo di Collecchio, dove sono arrivati Yann Karamoh, Andreas Cornelius, Riccardo Gagliolo e Kastriot Dermaku per una seduta di corsa. Mentre il dottor Manetti spiegava il da farsi, i giocatori già in tenuta lavorativa ascoltavano attentamente i consigli del medico sociale, a debita distanza.

Sullo sfondo, insieme al Team Manager Alessio Cracolici e al match analyst Marco Piccioni, c’era anche il club manager Alessandro Lucarelli, presente nella più insolita delle giornate passate al centro sportivo. Niente pallone, solo scarpe da ginnastica, pantaloncini (Gagliolo ha usato quelli della Svezia) e t-shirt per i calciatori che aspettano con ansia la data del 18 maggio, quando potranno tornare a lavorare in gruppo in vista della chiusura del campionato. Se il Governo non decide prima di chiudere tutto e abbassare la serranda in maniera definitiva sul mondo del calcio. 

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