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Parma, si chiude senza botti: né acquisti né cessioni

Intavolate tante trattative ma nessuna è andata a buon fine: Faggiano ostacolato dai calciatori che non hanno accettato nessun trasferimento rifiutando le soluzioni proposte

Il Parma chiude la sessione invernale senza botti: quello che è peggio è che Daniele Faggiano è rimasto con un paio di colpi in canna dato che nessuno dei suoi giocatori ha accettato di andare via da Parma per accasarsi altrove. Neppure quelli che fino a qui hanno trovato pochissimo spazio. Avevamo anticipato che si sarebbe trattato di un mercato difficile per questioni di incastri che non si sono mai verificati, avevamo anche detto che a ogni uscita sarebbe corrisposta un'entrata. Ma le uscite non ci sono state, o meglio, il Parma è stato ostacolato dai suoi stessi giocatori che hanno rifiutato tutto quello che potevano rifiutare. Luca Siligardi, ad esempio, ha detto no al Brescia e al Cesena, alla Pro Vercelli. Nino Barillà ha rifiutato prima Novara e poi Cremona. Marco Frediani e Jacopo Dezi hanno rifiutato la Pro Vercelli. Giocatori che non hanno trovato tanto spazio fino a questo punto del campionato e che il direttore sportivo prima e l'allenatore poi hanno cercato di convincere ad accettare una soluzione alternativa per liberare due posti in lista (18 over). Ma non c'è stato niente da fare. Sfumato sul gong l'arrivo di Luca Rigoni, giocatore che sarebbe entrato solamente se Barillà avesse accettato il trasferimento alla Cremonese, il Parma ha lavorato solamente per mettere a posto la situazione di Lorenzo Saporetti (in frestito alla Fermana) e di Juan Ramos (in prestito al Cosenza). 

MOVIMENTI - Sono stati acquistati Carriero (dalla Casertana classe 1997) e Mustacciolo (dall'A.s.d. Troina). Desiderio Garufo non ha trovato la formula giusta per la rescissione del contratto, mentre per Calaiò il Palermo ci ha provato fino alla fine ma Faggiano non ha mollato e, con la richiesta di un conguaglio per liberare l'Arciere e mandarlo al Palermo, ha fatto saltare il banco. Il Parma resta così com'era: senza aver preso un terzino sinistro (oltre ad Anastasio) dopo aver venduto Scaglia e Germoni, senza una mezzala che aveva chiesto D'Aversa e con un gruzzolo di giocatori davanti per tre maglie: Insigne, Siligardi, Calaiò, Ceravolo, Da Cruz, Baraye, Ciciretti, Di Gaudio, Frediani per tre posti. 

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