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Sabato, 20 Aprile 2024
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Balotelli: "Il Parma? Sarebbe un onore"

L'attaccante è stato ospite del Bodoni e della Fondazione Pizzarotti per una lezione sul razzismo: "Non ho ancora parlato con il mio procuratore"

Quando i ragazzi del Bodoni gli chiedono se ha idea di dove possa giocare l'anno prossimo, Balotelli prende un po' di fiato, sorride e dice: "Non ho ancora deciso niente, non ho parlato ancora con il mio procuratore, ma Parma sarebbe un onore". Al che è stato veramente difficile contenere l'entusiasmo dei presenti, centinaia di ragazzi in visibilio per SuperMario, che hanno sfogato la loro euforia con un applauso scrosciante. L’associazione Le Réseau, in collaborazione e il contributo di Fondazione Pizzarotti, ha ospitato nell'auditorium Bodoni dell’omonimo istituto di Parma, un raro incontro aperto al pubblico tra il calciatore Mario Balotelli e gli studenti delle scuole, sui temi del razzismo, della diversità e dell’integrazione sociale. Rispondendo alle domande dei ragazzi, Mario Balotelli, accanto a Michele Pizzarotti e al fratello Enoch, l'attaccante ex Marsiglia lascia trasparire un po' di sofferenza per quello che ha vissuto: "In Italia è un paese particolare, devo tanto a questo paese, ma ho fatto molta fatica a integrarmi quando ero più giovane anche se sono nato e cresciuto qua. Migliora solo se tutti insieme lavoriamo all’integrazione. Non è facile, le mie esperienze sono state molto difficile. Due famiglie sono sempre state vicino a me, se non fosse per loro non sarei arrivato dove sono arrivato. La mia vita è stata difficile, ma senza di loro non sarei arrivato da nessuna parte. La mia fortuna è stata quella che la mia famiglia non voleva che diventassi calciatore, mia madre soprattutto non era d’accordo, ha sempre spinto me verso altri sport. Io però amo giocare a calcio, odio guardarlo ma amo giocare. A scuola? Ero molto bravo, ma in condotta non andavo bene. Mio fratello era peggio di me. Se non avessi fatto il calciatore mi piaceva lavorare in un circo. Mi piacciono molto gli acrobati". 

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"Il mio carattere sicuramente in certe situazioni non mi ha aiutato. Non mi pento di quasi niente - continua Balotelli -  io penso che nessuno debba cambiare il suo carattere, ma nella società di oggi si tende a dover essere tutti uguali, secondo me è sbagliato essere tutti uguali. Il fatto di avere un carattere molto forte ha dato fastidio a tante persone, un problema loro". 

"Il razzismo? La parte più difficile. Il razzismo esiste, è sempre esistito e deve essere cancellato. Qualsiasi tipo di discriminazione razziale. Io come ho detto prima ho avuto la fortuna di avere le mie famiglie dietro a me. Gli insulti razziali fanno più male di una coltellata. L’Italia sta migliorando, forse un po’ troppo lentamente ma sta migliorando, dobbiamo stare vicini tutti, altrimenti avranno la meglio.Io mi sento africano e italiano. Alla comunità ganese dico di continuare nel lavoro che fanno e pensare alla famiglia. Uniti contro il razzismo, si vince.

"Mancini è stato l’allenatore che ringrazio maggiormente perché mi ha dato la possibilità di giocare quando ero veramente ragazzino. Il giocatore più talentuoso? Ibrahimovic. Ho fatto le stesse cose dei miei coetanei, ma non me ne faccio una colpa, ero un ragazzo semplice, mi piaceva uscire e divertirmi. In un certo senso non mi era tanto permesso perché dovevo dare un'immagine di uno pulito, sempre perfetto. Non sono cavolate, ma sono cose normali, che i ragazzi fanno. Il più forte a Fifa? E’ più forte mio fratello, io gioco a Pes. Quando abbiamo giocato contro ho vinto io, ma non lo ammette. Lui è più bravo ma ho vinto io".

"Se sono cambiato? Normale che sono più adulto, ho due figli e sono papà. Sono molto cambiato, sono maturato. Il mio futuro? Non ho ancora deciso niente, non ho parlato ancora con il mio procuratore ma Parma sarebbe un onore. Quando parlo di Salvini, credetemi, non ho problemi con lui né problemi personali. Certe cose sono anche giuste. Ma nel modo in cui parla alle persone, soprattutto a quelli che lo votano, suscita razzismo. Puà anche dire quello che pensa ma il modo in cui lo dice suscita razzismo nei confronti delle persone. Quando sono con mia figlia addirittura spengo il telefono, non voglio essere disturbato, sono molto severo ma molto buono. Ai bambini sembra che sia tutto dovuto, ma bisogna insegnare loro che le cose bisogna guadagnarsele. Enoch? Mio fratello è una delle persone più buone che esistono sulla terra. E' semplice, puro, ma un po' matto, però è una persona fantastica, sono troppo felice di avere un fratello come lui". 

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