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Martedì, 16 Aprile 2024
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ESCLUSIVA - Biabiany, l'agente: "Il Milan? Ora no ma se arrivasse..."

"Al momento - spiega Branchini - non penso che il Milan stia cercando un giocatore simile, ma lui può piacere a tante squadre. Certo se facessero un'offerta..."

Come un toro quando vede rosso. Biabiany quando vede l'Inter ha un po' di rabbia in più, che sapientemente trasferisce sul campo, lo stesso che ieri ha vangato a forza di corse e rincorse, di scatti e dribbling che hanno portato Juan Jesus a non capirci nulla. Imprendibile, il francese si è guadagnato un ottoni pagella e, forse, anche una valutazione un po' diversa da quella che aveva fino a lunedì sera. La Gazzetta dello Sport aveva parlato di un interesse del Milan, club che avrebbe puntato gli occhi sul l'esterno di scuola Inter e che, da allora, ne ha fatta di strada. 

ORA NO, MA SE ARRIVASE UN'OFFERTA - "Il Milan? Non penso sia alla ricerca di un giocatore come Biabiany - ha dichiarato Branchini a Parmatoday.it – si tratta di un giocatore particolare con caratteristiche precise. Può piacere però, so che molte squad apprezzano il suo modo di giocare. Al momento non credo sia priorità di un club come il Milan ma potrebbe rientrarci tranquillamente". Come dire, per ora nessuna proposta, ma del doman non v'è certezza, direbbe qualcuno. "Se dovesse arrivare qualche offerta verrà presa in considerazione, soprattutto da Ghirardi. Una società come il Parma è portata a fare delle valutazioni, rientra nella logica. La storia dei calciatori che puntano i piedi per andare via non esiste. Si valutano le cose senza dimenticare che Biabiany è in comproprietà con la Samp. Al momento nessuna offerta, il giocatore vive la sua stagione migliore, ma in situazioni del genere si possono avere vari scenari".

DALLA PERIFERIA ALL'INTER - Se non fosse per un certo Sansone, che assieme a lui ha affossato l'Inter, Biabiany sarebbe uno di copertina, almeno per questa settimana. In copertina, dal punto di vista mediatico, lui c'è stato poco, sia perché non ama apparire, sia perché ha dovuto conquistati tutto quello che ha. "Si tratta di un ragazzo tranquillo - dice Branchini - uno che si è fatto da sè. Da piccolo giocava nei campetti della periferia parigina, nella Banliene in mezzo a una strada con altri ragazzi. Un osservatore dell'Inter lo ha notato e se lo è portato. Pagato appena quattromila euro, ora direi che vale qualcosa a in più. Ed è nell'Inter che ha imparato a essere un calciatore. Il settore giovanile lo ha fatto in maniera completa, ha vinto tanto e si è distinto. Ha fatto bene ovunque sia andato, tranne nella parentesi di Genova, sponda Samp. Li era una situazione difficile. La sua forza è la tranquillità, lui è umile e non ha natali illustri. La parentesi dell'Inter? Diciamo che ci è stata un po' di superficialità nel giudizio, anche se la società lo ha accompagnato passo passò nella crescita. Forse sono stato frettolosi nel farlo partire, ci è stata una plusvalenza, ma l'Inter è stata frenetica. Come spesso gli capita sul mercato c'è stata una voglia matta di acquistare Pazzini, quello che poi è stato venduto dopo un annetto, questo spiega molto. Certe logiche nel mercato non esistono. Lunedì in campo c'erano dei giocatori sopra i 34 anni, gente che ha un certo peso. Due più due nel nostro mestiere fa spesso tre...". 

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