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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Parma, Faggiano si presenta: "Qui per il progetto e per riportare la squadra dove merita"

"Sono molto carico, emozionato e da ieri mi sento parte di questa famiglia. E' mancata tranquillità, ho visto tanta ansia. Adesso c'è bisogno di compattare la squadra e l'ambiente". Ferrari: "Abbiamo trovato l'accordo in quaranta secondi"

Dal nostro inviato

COLLECCHIO - Dopo un'attesa lunga quindici giorni, il Parma pone fine alle peripezie annunciando alle 17:40 il nuovo diesse. Prima, sabato dopo la partita, aveva presentato l'allenatore. Si ricompone una coppia che aveva lavorato a Siena, sotto l'egida di Perinetti, oggi avversario di Faggiano e quindi di un Parma che ha bisogno di rialzarsi. Lo introduce Marco Ferrari, vicepresidente crociato che apre ammettendo qualche colpa: "Abbiamo aperto una crisi al buio, non avevamo i sostituti ed è verissimo, la chiamiamo inesperienza se volete, ma questa è una proprieità non esperta del mondo del calcio. Ci può stare. Io preferisco chiamarla trasparenza. La proprietà ha ritenuto corretta avvertire tutti quelli che lavoravano prima qui. Abbiamo incontrato diesse e allenatori, i colloqui sono andati avanti così. Adesso c'è grande voglia di emergere con questi professionisti giovani che hanno grande voglia di arrivare come noi. In due, allenatore e direttore, non raggiungono gli ottanta anni, ma hanno una grande esperienza e per quello che sanno di questa categoria possiamo dire che hanno tanto da insegnare. Volevo rimarcare che durante questo percorso non abbiamo mai contattato persone che non si siano proposte, sempre contattato tempestivamente le società di appartenenza prima di cominciare i colloqui. Le trattative possono chiudersi o non chiudersi, ma ci farebbe piacere dire che in un anno e mezzo non abbiamo mai nominato nessuna società o nessun tesserato che non fosse del Parma. La trattativa per trovare l'accordo è durata solo quaranta secondi".

FAGGIANO - Emozionato, tante parole e molti gesti, scaramantico e particolarmente attento ai dettagli, Daniele Faggiano è stato anche simpatico a tratti nella conferenza stampa di presentazione. "Mi ha fatto molto piacere la chiamata del Parma e sono venuto con voglia e grinta, elementi che mi contraddistinguono e che forse ho avuto da sempre. Quando mi hanno chiamato erano già avanti con altre situazioni, io non mi ero proposto. Ho aspettato il momento della scelta. Quando ho ricevuto la chiamata avevo quasi perso la speranza, ma poi martedì mattina ho perso volentieri un aereo per essere qua. A livello professionale e umano avrete di fronte una persona che discute ma dopo amici come prima. Cerco di avere un rapporto vero prima di tutto con la squadra, poi con l'ambiente. Vengo a Parma per portarlo dove merita. Siamo un po' indietro rispetto a quello che la società aveva programmato, ma faremo di tutto per centrare un obiettivo che non nominerà mai. Sono scaramantico. Sono orgoglioso di stare dove sto, in un centro sportivo fantastico e in una città bellissima. Sono venuto per un progetto senza farne una questione di soldi. Adesso abbiamo delle partite importanti, tra cui il derby, quindi non parlo di mercato. Devo creare un ambiente compatto, positivo, devo conoscere la squadra. Io sono come quel marito geloso della moglie, devo controllare tutto. Mi vedrete in giro sempre. Questa non è una Lega Pro, per il contesto in cui siamo è una categoria diversa, più alta. Però siamo in Lega Pro, quindi non dobbiamo cercare alibi, cercherò di cementare il gruppo e di renderlo unito. Per farlo esprimere al meglio. Renderò partecipe la proprietà in tutto e per tutto".

La presentazione di Daniele Faggiano - foto Parmatoday.it

IL RAPPORTO CON L'ALLENATORE - "Il rapporto con D'Aversa è di stima, lui giocava nel Siena e io lavoravo con lui. E' stato sfortunato a incontrarmi perché dopo Lanciano-Trapani è stato esonerato. Ero contento dell'allenatore, va detto, perché se avessi dovuto scegliere io avrei fatto lo stesso. Se faccio la formazione? Finché l'addetto stampa non mi dà la formazione non la voglio mai sapere. Io sono uno che non vuole mai condizionare l'allenatore. Cosa serve? Se lo sapessi lavorerei al Real Madrid. Per ora solo compattezza". Capitolo mercato: "Ci deve essere sempre un mix, scegliere giocatori adatti per un ruolo e trovare magari dei doppioni che siano di esperienza o gente giovane che voglia emergere. Non si possono prendere giocatori di una Primavera, ad esempio, in questo momento. Ci vuole gente che sposi il Parma per il progetto. Ho lasciato il Trapani per crescere a livello lavorativo, lì sono stato benissimo e abbiamo fatto una grossa cavalcata grazie alla società. Piccola ma diventata grande, con gente seria e corretta, che fa stare bene i calciatori. Venivo dal Siena, ci siamo rimboccati le maniche e questo serve sicuramente anche qui. Rimboccarci le maniche un po' tutti, questo è quello che dovremo fare. Ci vuole gente motivata. Abbiamo un'idea di cosa fare, da fuori tutti risolvono i problemi degli altri, ma poi dentro devi lavorare per venirne a conoscenza. Possiamo fare meglio tutti, ma con tranquillità e senza assillo".

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