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Parma, Nocciolini e Baraye verso il rinnovo

La priorità del Parma è quella di vincere il campionato. Una priorità che, vista la posizione di classifica attuale che non consentirebbe un passaggio immediato nella seconda divisione. C’è ancora tempo per raggiungere l’obiettivo. Per un altro obiettivo, funzionale al primo ovviamente, di tempo non ce n’è. Perché mentre si tenta l’assalto al primo posto c’è da aggiustare qualche situazione spinosa. Priorità assoluta in questo senso va al rinnovo dei contratti di Manuel Nocciolini e Yves Baraye. Per il primo, che si è rivelato essere una grande sorpresa e che ha avuto un impatto molto positivo nel mondo Parma, l’incontro decisivo dopo settimane di trattative, dovrebbe esserci nella giornata di giovedì. Il 23 febbraio è atteso il suo procuratore a Collecchio. Era, probabilmente, anche nei programmi dei vecchi gestori dell’area tecnica questo rinnovo. Minotti e Galassi avevano pensato bene di fargli sottoscrivere un contratto annuale, ma dopo aver fatto così bene e con il rischio altissimo di vederselo scappare a costo zero a giugno (sono pervenute sulla scrivania di Faggiano offerte dal Vicenza e dall’Ascoli che gli ha proposto addirittura un biennale), si avverte il bisogno di tenerselo stretto o per lo meno chi lo vorrà dovrà trattare con il Parma. Ci sarà sicuramente un piccolo ritocco all’ingaggio, oltre che un ‘allungo’ di due anni. Se sul fronte Nocciolini tutto sembra filare liscio, su quello di Yves Baraye c’è un po’ di foschia. Nulla che possa minacciare la buona riuscita della trattativa legata al rinnovo, ma c’è da lavorare. Perché il giocatore ha molte richieste e tante squadre che lo stanno seguendo. Andando a scadenza a giugno, il Parma dovrà sborsare un bel po’ di euro (tra commissione al procuratore e proposta economica da indirizzare direttamente al giocatore). La società crociata vorrebbe offrire a Yves un biennale, ma il suo entourage preme per tre anni e per un sapido ritocco. Qualche angolo da smussare c’è, ma la trattativa si farà. Intanto a Collecchio è giorno di incontri. Per porre le basi e discutere di un prolungamento. Il senegalese, classe ‘92’, va blindato, Faggiano lo sa e giovedì proverà a chiudere il cerchio. Il problema comunque sta a monte: come mai a Baraye hanno fatto un solo anno di contratto? Perché glielo hanno fatto sul rotto della cuffia? Evidentemente lo avevano inquadrato come una mezz’ala che avrebbe giocato poco… .

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