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Gervinho resta in castigo, la MLS all'orizzonte

L'ivoriano si allena a parte e lontano dai compagni

Non è fuori rosa ma poco ci manca. Gervinho si allena da solo, lontano dal gruppo che non ha ricevuto le scuse dell’ivoriano. La rottura con la società in questo momento pare insanabile, nel summit di martedì mattina sono state ristabilite le distanze tra le parti e si è deciso che – per ora – Gervinho rimarrà in castigo. Almeno per quindici giorni, il tempo di trovare un acquirente in qualche mercato estero per sancire anche l’addio fisico, oltre che ‘spirituale’ dal leader tecnico del Parma di D’Aversa.

L’allenatore, che alla ripresa degli allenamenti ha avuto modo di ammirare da vicino il nuovo acquisto Vasco Regini, per adesso non può fare altro che rimettersi alle decisioni della proprietà e condividerle, nell’attesa di sapere cosa succederà in chiave mercato. A proposito: si fa sempre più difficile la pista che lo porterebbe in Russia, meta non proprio gradita dall’ivoriano che nel caso, se valesse la pena, farebbe uno sforzo ad accettare la destinazione a fronte di un contratto faraonico. Probabile che per lui possa aprirsi il mercato della MLS, dove le trattative apriranno l’8 febbraio. Dal suo entourage filtra solo un silenzio pesantissimo, che fa rumore. Il suo intermediario italiano, Pino Calabria, sta lavorando per provare a piazzarlo ma al momento non rilascia dichiarazioni ufficiali, mentre Gervinho lavora a parte – come comunicato dal Parma nel primo pomeriggio – e sembrerebbe fare di tutto per evitare l’incrocio con il resto del gruppo.

Gruppo che al pari dell’allenatore starebbe aspettando le scuse per il comportamento dell’ivoriano, non rispettoso delle regole vigenti in uno spogliatoio. “A seguito delle ripetute assenze ingiustificate agli allenamenti della scorsa settimana – recita la nota ufficiale della società – Gervinho svolgerà un programma di allenamento individuale agli ordini dello staff tecnico fino a nuova comunicazione”. E la nuova comunicazione, qualora il giocatore dovesse rimanere in gruppo e rifiutare eventuali offerte è attesa tra una quindicina di giorni massimo.

Termine che potrebbe essere eventualmente anche anticipato se veramente l’ivoriano dovesse chiedere scusa e il suo trasferimento non dovrebbe concretizzarsi. L’allenatore ha condiviso il castigo, dal suo punto di vista potrebbe essere disposto a perdonare Gerivnho e reintegrarlo in rosa, qualora la squadra lo accettasse e il giocatore – dal suo canto – decidesse di fare un passo indietro verso i compagni. Condizioni che si verificherebbero solo se il trasferimento non dovesse concretizzarsi. La priorità resta quella di trovare una sistemazione che metta tutti d’accordo: società soprattutto e allenatore, oltre che giocatore.

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