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Giovedì, 18 Aprile 2024
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ESCLUSIVA - Morfeo: "Quelli che criticano avrebbero firmato per..."

Parma-Atalanta è la sua partita: "D'Aversa è nervoso, normale per uno che non vuole perdere neanche a carte. La Dea? Nel cuore, domenica niente stadio"

Quando parli con Domenico Morfeo hai sempre un po' di timore reverenziale. Sarà perché il suo sinistro cantava e parlare di pallone con uno degli ultimi numeri dieci puri visti a Parma un po' ti mette in soggezione. Sarà, ma questa è una di quelle sensazioni che si avvertono davanti a chi il calcio l'ha vissuto veramente. Ha cominciato la sua carriera a Bergamo, l'ha finita a Parma, sostanzialmente. In mezzo Milan, Fiorentina, Inter e qualche altra avventura.

Chi è oggi Morfeo? 

"Un grande cameriere...".

Non un imprenditore? 

"Siamo nel mio ristorante, io sono il capo? Devo dare l'esempio. Oggi sono un grande cameriere".

Ok. Chi è stato Domenico Morfeo?

"Un fantasista, un ruolo ormai estinto. Ci sono pochissimi giocatori che fanno quel ruolo. Gomez dell’Atalanta era un trequartista, adesso fa l’esterno e gioca a centrocampo. Siamo una specie protetta in via d’estinzione, mettiamola così. Il calcio è cambiato. Prima Totti, Del Piero, Baggio, Kaka, Djorkaeff, e tutti questi giocatori forti era un piacere guardarli". 

Si può dire che Parma-Atalanta sia la sua partita?

"Sì. Io sono un tifoso dell’Atalanta, l’ho sempre ammesso e mai nascosto. È la mia seconda casa, sono andato a Bergamo a undici anni, ci ho passato dieci anni della mia vita, chiaro che abbia un legame con quella piazza".

E Parma?

"Chiaro che quando gioca con il Parma non tifo Atalanta. Io a Parma ci vivo, è la mia città, ho rapporti ottimi con allenatore, dirigenti, giocatori. Non è tifo. Qua sono a casa".

Che partita si aspetta?

"Una partita bella, tra due squadre che si giocano molto. L'Atalanta deve fare punti per andare in Europa, il Parma deve salvarsi. Glielo dico subito".

Cosa?

"Non vengo allo stadio, domenica lavoro". 

Ok. Ma che cosa succede al Parma?

"Niente, cosa deve succedere? Un momento di flessione nell'arco di un campionato può capitare a tutti, lei non trova?".

Nell'ultima uscita la squadra di D'Aversa ha subito 4 gol in 22'. 

"Posso farle una domanda io?". 

Prego. 

"Se a inizio anno ci avessero detto che a dieci giornate dalla fine avremmo avuto questi punti e questa posizione di classifica? Avremmo firmato tutti, credo". 

Credo di sì. 

"Quindi credo che la risposta sia scontata".

Come sta D'Aversa?

"D’Aversa è nervoso perché quando non arrivano i risultati ti dà fastidio, anche se hai fatto un buon campionato. A lui non piace perdere neanche a carte. Anche se a carte è scarso". 

Scrivo? 

"Scriva, scriva...".

Cosa deve fare il Parma per tirarsi su?

"Oggi il Parma deve trovare degli stimoli, quando raggiungi dei traguardi poi devi trovarti degli stimoli. Quindi prima si trovano degli stimoli meglio è". 

Qual è il ricordo più piacevole di Bergamo?

"L'esordio: esonerato Guidolin, salì alla guida della prima squadra Prandelli, io giocavo nella Primavera, fui convocato nella prima squadra. Che gioia l'esordio. Quando giochi pensi che quello non sia un lavoro, nessuno crede che da grande sarà un calciatore. Ma poi ti abitui e pensi da calciatore". 

A cosa è legato maggiormente invece nella sua avventura a Parma?

"La salvezza a Bologna, che spettacolo. Non ci sono parole per descrivere la giocia".


 

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