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Feralpi, squadra ambiziosa: il presidente amico di Ghirardi

Il presidente Pasini, industriale del ferro, ha un debole per il calcio

Da quella vittoria la Feralpisalò non si è più ripresa. E’ stato un boomerang per la squadra bresciana, una piccola realtà molto ambiziosa che da quando ha battuto il Parma al Tardini sotto la gestione Apolloni, si è inceppata e, arrancando, si è trascinata fina alla sconfitta contro il Gubbio che è costata la panchina ad Antonino Asta. Dalla notte del Tardini ne è passato di tempo: sedici partite, quattro pareggi, sette sconfitte e solo cinque vittorie per la squadra del lago che si è piazzata al nono posto, proprio dove l’aveva lasciata Michele Serena, ex Parma e Feralpi appunto, prima di essere esonerato e sostituito da Aimo Diana (altro ex). Serena non ha rivoltato la squadra, non ne ha avuto il tempo dato che in due partite ha raccolto tre punti: sconfitto in casa dal Mantova con gol di Guazzo (a proposito di ex) e vittorioso in trasferta nello stadio del Forlì ammazza grandi: 2-0 dopo una partita complicata risolta alla fine da Luche, un giovanotto del ’98 che aveva fatto ammattire anche quelli della Samp in amichevole precampionato. Non del tutto ermetica nel suo stadio, la Feralpi ha collezionato solo 18 punti su 36 disponibili, vincendo 5 volte. Come fuori tra l’altro, a testimoniare un cammino abbastanza lineare che la vede ferma al nono posto in classifica e con l’obiettivo play off ancora alla portata. Dietro c’è una società solida, il presidente Pasini, grande amico di Ghirardi, ha la forza per poter controllare tranquillamente una squadra di metà classifica in Serie A, ma il calcio resta un hobby, come sarebbe dovuto essere per Tommaso visto quello che è successo da queste parti.

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