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ESCLUSIVA | Chris Brown del fondo GEM: "Parma? Non sappiamo neanche dove sia..."

Il fondatore e direttore di GEM North America Inc a parmatoday.it ha negato l'interesse ad acquistare il club crociato: "Mi spiace ma con le squadre di calcio non trattiamo". Ora tocca a Tavecchio... rispondere

È passato quasi un mese dal 28 marzo, il giorno in cui da queste pagine vi avevamo rivelato l’indiscrezione che potrebbe vincolare il futuro del Parma Calcio. Il nome del fondo interessato a rilevare il titolo sportivo del club crociato, quello citato dal presidente federale Carlo Tavecchio nel corso dei colloqui con i calciatori gialloblù, è la Gem Global Yield Fund Limited. Un gruppo di investimenti alternativi da 3,4 miliardi di dollari, capace di controllare una serie di attività legate a mercati emergenti in diversi paesi del mondo e in passato interessato anche a entrare nell’azionariato della Zucchi. Era il 28 marzo quando, dopo dovute verifiche, riuscimmo a definire i contorni della vicenda, proponendovi il nome del fondo della speranza, quello che potrebbe garantire una "ripartenza" dalla Serie B e non dalla quarta divisione. Da allora si è fatto un gran parlare della riduzione del debito sportivo, del possibile ok dei giocatori a un abbattimento del 70% vincolato alla possibilità di salvare il club entro il prossimo 30 giugno. Contemporaneamente alla cronaca, abbiamo proseguito nelle nostre operazioni di verifica. Sino al contatto della verità, quello con Christopher Brown, fondatore e direttore della GEM North America Inc. Interpellato telefonicamente e chiamato a rispondere sulle possibilità di un suo intervento nell’intricata vicenda del Parma Calcio, il dirigente di spicco del fondo è parso alquanto stupito di un suo coinvolgimento in un’operazione simile. “Mi dispiace deluderla – ha replicato rispondendo dalla sede newyorkese del fondo – ma la GEM non si occupa di trattative del genere. Non acquistiamo squadre di calcio. E, di certo, non a Parma”.

Gentile ma fermo e, nota ancora più interessante, sorpreso per le voci circolate dall’altra parte dell’Oceano. Quindi? Continueremo nelle verifiche, cercando di capire se si è trattato di una smentita di rito (ma tenderemmo ad escluderlo), di un banale “qui pro quo” venutosi a creare tra Tavecchio e i calciatori o di un arenarsi definitivo di una trattativa che potrebbe portare il Parma fuori dalle secche. La speranza è l’ultima a morire. Ma, forse, della GEM non sentiremo più parlare.

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