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Genoa-Parma 1-3 | Impresa crociata: Grifone divorato

A ora di pranzo di pranzo, il Parma si mangia il Genoa: apre Piatek al 6', pari di Rigoni al 16' da due passi, grazie all'errore di Radu in uscita. Siligardi (27') e Ceravolo (30') completano l'opera d'arte

Dal nostro inviato 

GENOVA - Finisce con una grande sorpresa: Parma 3, Genoa 1 e a Marassi i crociati volano altissimo, schiantando il Grifone che si piace troppo e resta a terra, con un tonfo pesantissimo. D'Aversa l'aveva presa lunga: la forza del gruppo avrebbe sopperito alle assenze, e così è stato, almeno per gran parte della partita, quando il Parma ha mostrato un cinismo da paura e tipico di una squadra che sa soffrire e che sa pungere. Senza Inglese e Gervinho, immaginavamo una squadra che potesse avere grande difficoltà nell'arginare la manovra di Ballardini, basata sul bel gioco e sulla ferocia di Piatek che pronti via fa male subito.

LA DIRETTA

La filosofia 'd'aversiana' prevede ‘l'afflizione’, è devota alla sofferenza e al patimento. Poi alla redenzione. La squadra va sotto dopo 6' grazie a un graffio del polacco, il solito, alla settima partita consecutiva in gol. Il nono del suo campionato fa presagire un pranzo indigesto per un Parma che però, baciato anche dalla fortuna, si mostra affamato e si siede al tavolo di Marassi divorandosi il Grifone pezzo dopo pezzo. E il primo morso lo dà Rigoni, in quella che è stata casa sua per tre anni. Un gol a porta vuota siglato al quarto d'ora dopo l'uscita maldestra (non sarà la prima) di Radu, portiere scuola Inter che regala pochissime certezze. Il calcio d’angolo di Siligardi diventa assist per il centrocampista che ringrazia. Il Parma si difende e aspetta che quelli del Genoa finiscano di palleggiare per andare a pungere in contropiede. Detto fatto: i due pali dell'Empoli domenica scorsa sono stati fondamentali per condurre la nave in porto. E quello scosso da Piatek al minuto 25' della sfida di Marassi fa ancora più rumore. Perché Sepe, con un intervento goffissimo, riesce a cacciare il pallone che balla sulla linea di porta dei crociati e avvia in qualche modo l'azione che porta Siligardi a bersi Spolli e convergere sul mancino. Calcio teso sotto l'incrocio e vantaggio Parma. Alzi la mano chi, per un secondo solamente, e siate onesti, ha pensato mai nella sua vita di vincere 2-1 al 27' a Marassi. E non è finita qui, perché a tavola, con grande fame, si siede pure la Belva che trova la tavola apparecchiata da Nino Barillà, in versione assist man che da 40 metri traccia un arcobaleno spinto in porta da Ceravolo con la complicità di Radu, non impeccabile in uscita. In mezz'ora, quattro gol e un palo. Tre sono del Parma, incredibilmente, a coronamento di una partita da incorniciare in quasi tutti i suoi interpreti. Nella quale il Genoa ha cercato di rientrare con un colpo di testa di Criscito annullato dal Var per fuorigioco. Nella giornata delle assenze, il Parma schianta il Genoa a domicilio salendo a quota 13 in classifica e guardando la zona salvezza dall'alto. E buona notte al bel gioco, che D'Aversa ha messo nel cassetto precisando in conferenza stampa alla vigilia che la squadra che gli piace è qualla che vince. E lui, con tantissime difficoltà, ha vinto anche a Marassi, ha battuto Ballardini arrivato a giocarsela con Kouame, Piatek, Favilli e Lazovic. Prima con un 4-2-4 passato poi a un 3-5-2 dopo essere partito con un 3-4-1-2 che ha prodotto solamente grandi traversoni, una manovra ottima ma solamente un gol. Il Parma, forgiato a immagine e somiglianza di Roberto D'Aversa, sa soffrire, tirare fuori il meglio di sè nelle difficoltà e esprimere il massimo quando deve. Alla vigilia aveva detto che la squadra che fa il calcio più bello è quella che vince. E lui ha spazzato via lo scetticismo e ha vinto. Anche a Genova, anche contro il capocannoniere del campionato. Anche senza Gervinho e Inglese. 


IL TABELLINO

GENOA-PARMA 1-3

Marcatori: 6' Piatek (G), 16' Rigoni (P), 27' Siligardi (P), 30' Ceravolo (P)

1200px-Genoacfcstemma.svg-2GENOA (3-4-1-2): Radu 4,5; Biraschi 5, Spolli 5, Criscito 6; Pereira 5, Sandro 5,5, Hiljemark 5 (46' Bessa 5,5), Lazovic 6,5; Medeiros 4,5 (46' Favilli 5); Kouamè 4,5, Piatek 6. A disp: Marchetti, Vodisek, Gunter, Romulo, Lapadula, Pandev,Dalmonte, Lakicevic, Zukanovic. All: Ballardini 5

parma-logo-nuovo-2PARMA (4-3-3): Sepe 6,5; Iacoponi 5,5, Bruno Alves 7,5, Gagliolo 7, Gobbi 6; Rigoni 7 (76' Deiola 5), Stulac 7, Barillà 6,5; Siligardi 7,5, Ceravolo  6,5 (66' Da Cruz 5), Di Gaudio 6 (60' Bastoni 6). A disp: Frattali, Bagheria,  Ciciretti, Gazzola, Camara, Di Maggio, Biabiany, Sprocati. All: D’Aversa 7

Arbitro: Chiffi di Padova. 

Note: Ammoniti: Piatek (G), Bruno Alves (P).

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