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VISTA DALLA CURVA | Firenze ci aspetta

Il viaggio con Luca Cavallina nel cuore della Nord

Firenze aspetta il Parma. Una generosa Lucchese non può nulla contro i crociati ordinati e più cinici rispetto alle ultime uscite. Che la partita non sarebbe stata facile si è capito entrando al Porta Elisa: tifoseria di casa caldissima e carica a mille convinti che l'impresa sia possibile, convinzione assai effimera.

La partita comincia con le squadre che rinunciano fin da subito ad ogni timore reverenziale: la Lucchese attacca il Parma riparte in contropiede, le curve cantano a squarciagola mentre il sole tramonta.

Minuto tredici, i gialloblu ripartono in contropiede con Baraye, Scaglia e Calaiò allargano le maglie della difesa toscana ed il senegalese dal limite fredda Nobile con un rasoterra. Uno a zero, Firenze è vicinissima (Anche perché lo stadio di Lucca ha le curve ad Empoli) i milleduecento cuori crociati esultano ma la gioia, la serenità, la certezza che la trasferta odierna possa diventare un'allegra scampagnata dura pochissimo.

Minuto diciassette. Calcio di punizione per i rossoneri, parabola strana di D'Auria (da Empoli non si vedeva benissimo) e gol del pari. Il Porta Elisa torna a crederci. Il Parma non accusa il colpo, la curva continua a cantare, Calaiò spreca il vantaggio. Prima dell'intervallo Nocciolini è costretto a dare forfait, dentro il generosissimo Mazzocchi. Fine primo tempo, mancano quarantacinque minuti alle semifinali (le parole Final four le lasciamo agli amici di Londra). Ad inizio ripresa, il forbito e prolisso speaker ci informa che anche Capitan Lucarelli è stato costretto ad abbandonare la contesa, dentro Edera.

Minuto cinquantatre. Calaiò conquista palla, allarga per Edera che con un colpo d'esterno batte Nobile.Due a uno, primo gol in crociato per il giovane attaccante ed addio sogni di gloria rossoneri. Chi invece continua a coltivare sogni è la curva, che, sospinta dai Boys continua a cantare sempre più forte. La Lucchese prova a reagire ma non punge, il Parma gestisce, amministra, lotta. Ciccio Corapi corre per tre, Scavone (il migliore) combatte come una panter…ehm tigre, Frattali afferra tutti i palloni che piovono in area. Finisce due a uno per noi, adesso viene il bello, dopo la pantera sotto con i ramarri e con buona pace degli animalisti speriamo di schiacciarli.

Di Luca Cavallina

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