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Parma, tutta a sinistra: Lucarelli è diventato indispensabile

Il capitano, a fronte di buone prove, ha scavalcato Gagliolo (con il quale farà coppia in una difesa tutta mancina con il Palermo) nella gerarchia di D'Aversa ed è lanciato per un filotto importante

Otto minuti nel debutto con la Cremonese, poi tre panchine di fila contro Novara, Brescia e Perugia. Per Alessandro Lucarelli non sembrava essere un'ottima annata. Inizio in sordina, capitano più fuori che dentro il campo, uomo spogliatoio che ha stretto il patto con D'Aversa dopo la vittoria del campionato di Lega Pro, per tenere unita la squadra. Insomma, tutti pensavano che avesse visto il campo a spizzichi e bocconi. Ma lui non ha mai nascosto la sua voglia di giocare né di mostrare che anche a quarant'anni, senza pretese, sia in grado di poter dire la sua anche in Serie B. Quando ha scelto di continuare lo ha fatto, in cuor suo, cullando un sogno. Senza pressioni, senza mugugni, accettando di andare in panchina e guidare una squadra che ha bisogno del suo animus pugnandi, dentro e fuori dal campo. Certo, Lucarelli non può avere l'agilità di un tempo, lo sa anche lui, lo sa l'allenatore, lo sanno i tifosi, ma in quanto a carisma e tempra il capitano del Parma non è secondo a nessuno.

Dopo aver saltato praticamente la partita del debutto che forse gli ha procurato il dispiacere più grande di questo inizio di campionato, Lucarelli si è rimesso in sesto dal punto di vista psicologico, ha riassorbito la 'botta' e si è buttato a capofitto sul campo con l'obiettivo di mettere in difficoltà mister D'Aversa. Lo ha aiutato la sciagurata prova di Gagliolo nel mesto pomeriggio del Curi a rientrare nei ranghi subito, tanto che nella gara contro l'Empoli il capitano si è rimesso la fascia al braccio, sopra quella che si è tatuata in estate e si è riallacciato bene gli scarpini per far vedere come ancora ci fosse. Tre partite da titolare contro Empoli, Venezia e Salernitana, tante ancora ne farà data l'assenza forse prolungata di Di Cesare (per lui lesione al bicipite femorale destro, si teme lo stop di un mesetto) e la sua voglia di dimostrare che lui ha bisogno del Parma e che il Parma ha bisogno di lui. Una bella prova, maiuscola e piena di forza a Venezia, qualche scivolone con la Salernitana, dove è andato in difficoltà con tutta la squadra. Adesso Palermo, squadra che lui ha affrontato spesso, e alla quale ha segnato anche un gol: era l'11 dicembre del 2010, apre le marcature al Renzo Barbera Alessandro Lucarelli, da angolo battuto da Giovinco. Quella partita poi è finita 3-1 per i rosanero con gol di Pinilla, Miccoli e autorete di Zaccardo. Ma questa è un'altra storia. Domenica guiderà la sua difesa con Gagliolo, che rientra dopo tre esclusioni e una manciata di secondi per tentare di dare una mano e ricacciare indietro gli attaccanti della Salernitana. A meno di clamorose decisioni, Alessandro Lucarelli scenderà con la maglia del Parma per la 322esima volta.

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