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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Parma 1913 | Ottobre, mese della verità: Apolloni deve "salvare" Lauria

Crociati impegnati contro Lentigione e Forlì, due squadre che proveranno a disturbare la corsa solitaria della squadra di Scala. E il problema dell'abbondanza ha "fatto fuori" Fabio...

A ottobre le giornate si accorciano e c'è sempre meno tempo per prepararsi all'inverno. L'immagine del Parma che si appresta ad affrontare il mese della verità è questa. Una squadra chiamata ad affrontare cinque partite in poco meno di una quindicina di giorni. Due turni infrasettimanali, (il 14 a Ravenna contro la Ribelle, il 28 in Coppa), tre trasferte con un tour de force che comincerà domenica a Chioggia, contro la Clodiense che ha fermato il lanciatissimo Forlì sull'1-1. In mezzo due sfide con squadre di vertice, che si giocheranno il campionato fino alla fine con il Parma. Oltre a quelle dei vicini del Lentigione, Apolloni deve misurare le ambizioni di un Forlì che aveva preparato carte e squadra per giocare un campionato diverso. Lega Pro, laddove il Parma vorrebbe arrivare al primo tentativo. Un mese difficile, dove si giocherà una volta ogni tre giorni fino alla fine, un mese che dirà se il Parma è maturo, se e dove ci sarà da migliorare. Un mese chiave per definire gli obiettivi e capire cosa si può fare eventualmente sul mercato, anche se la squadra, come ha dichiarato Apolloni stesso, pare essere al completo.

Una squadra che contro la Correggese ha  mostrato pragmatismo ed efficacia, ha confermato una grande crescita anche sotto il punto di vista dell'adattamento alla partita, oltre che una condizione fisica invidiabile. Ha corso sempre, senza mollare un centimetro soprattutto in fase d'attacco, ha fatto le cose per bene senza dare punti di riferimento agli avversari, con gli attaccanti che spesso hanno cambiato il loro raggio d'azione, ha assimilato i concetti tattici di Apolloni che spesso chiede ai suoi ragazzi di sapersi adattare anche in base allo sviluppo della partita. E domenica lo ha fatto bene, soprattutto dopo lo svantaggio, ha saputo riprendersi mostrando una forza di reazione notevole, con l'avversario alle corde per buona parte della ripresa. Più della reazione colpisce il modo pragmatico ed efficace con cui il Parma è andato in rete. Ha sbloccato la gara con un contropiede secco e preciso, quattro tocchi e palla in buca. In banca ci va ogni volta che capita sui piedi di Baraye o Longobardi, di Corapi o di Giorgino, giocatori di personalità elevata, che congelano il ritmo o lo accelerano all'occorrenza.

Tutto quello che servirà a una squadra come il Parma in questo inverno lungo e freddo, che dovrà essere per forza di cose scaldato anche da Fabio Lauria. La continuità, dopo aver trovato l'assetto giusto, sarà l'altro cruccio di Apolloni, bravo a forgiare in poco tempo una mentalità vincente, e ad avere ragione a insistere su quell'assetto tattico che, per colpa degli under e di un Baraye quasi inarrestabile, "ha fatto fuori" Fabio, alla quarta panchina di fila (nelle altre tre era entrato a gara in corsa). Al momento, l'unico problema pare essere infatti l'abbondanza, che ha mietuto una vittima illustre. Giocatore dai piedi finissimi, il buon Lauria giocherebbe ovunque. Al momento nel Parma Apolloni ha bisogno di altre caratteristiche, di uno che sappia galleggiare tra le linee. Lauria lo sa fare, ma preferisce più partire da lontano per scatenare poi il sinistro. Lui si allena in silenzio, Apolloni deve gestirlo e questo sarà un compito delicato, nel mese della verità, vietati i  musi lunghi. 

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