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Parma, adesso Gigi ha due ‘problemi’ in più: Guazzo e Baraye

La vecchia guardia si è fatta sentire a Forlì: l'attaccante con la valigia in mano autore di un gol e un assist, mentre il centrocampista ha risolto la faccenda con un tiro al volo disputando la migliore gara della stagione

A Forlì il Parma non ha mostrato grandi segnali di ripresa. Chi diceva che a questa squadra bastava poco per essere al top, beh, si sbagliava e anche di molto. La cosa positiva è che, almeno, ha portato a casa tre punti vincendo una partita in rimonta contro una squadra che di fatto arrivava alla gara con l’acqua alla gola e che doveva fare risultato per forza. E per giunta davanti ai propri tifosi, entrati più tardi al Morgagni per protesta. I crociati, senza strafare, hanno messo alle spalle un primo tempo orribile che li ha visti soccombere per due volte. Doppio svantaggio rimontato, dal 2-0 al 2-2, poi harakiri che ha portato davanti ancora il Forlì. E nei successivi 45’ minuti, l’orgoglio più che l’ordine e la forza della squadra hanno messo le cose a posto, non rischiando praticamente mai e mostrando timidi segni di convalescenza che, in questo periodo per forza di cose, dovranno attestare l’effettiva guarigione di una squadra costruita per vincere. E non per svegliarsi dopo aver preso degli schiaffi anche dai più piccoli, con tutto il rispetto per il Forlì.

GUAZZO - Da sabato sera però, Apolloni è consapevole (se ce ne fosse il bisogno) di avere una squadra che gioca per lui, che non ha voglia di mollare e che si sta convincendo piano piano. E la voglia del gruppo di vincere e mettere a tacere le polemiche, è la stessa di Matteo Guazzo e Yves Baraye, le due note positive di Forlì. Il primo ha giocato una gara volenterosa, mostrando di poter essere la spalla ideale di giocatori come Evacuo e Calaiò, più prime punte classiche rispetto all’ex Entella che è bravo a muoversi lontano dalla porta e a dettare la profondità. Nel suo repertorio però c’è anche il colpo di testa, con cui di fatto segna il gol che riapre il match. Cross di Garufo, lui che prima si era divorato un gol già fatto stavolta ci mette il capoccione e porta i suoi sull’1-2. Riprende il pallone, guarda il cielo e firma la dedica con un bacio che vola alto, come quando Guazzo stacca per addomesticare un pallone difficile di Baraye, ripulirlo e offrirlo alla rabbia di Scavone che segna il secondo gol consecutivo con la maglia crociata. Un gol e un assist in 58’, più qualche occasione che poteva sfruttare meglio. Esce per Evacuo, stavolta soddisfatto e felice di aver dato il suo contributo, seppure riconosce dopo che il Parma può fare molto di più. Deve. Abbraccia Apolloni ed esulta come se avesse segnato per festeggiare il gol di Yves Baraye.

baraye (2)-6-2

BARAYE - L’altro bel ‘problema’ di Gigi. Il senegalese ritrova il campo dal primo minuto dopo un mese. L’ultima è stata a Santarcangelo, poi tanta panchina e qualche spezzone. Complice anche il nuovo ruolo che lo staff gli ha ritagliato. Quello di mezz’ala è abbastanza difficile da interpretare soprattutto per un attaccante come Yves abituato a giocare senza i legacci tattici. Ma sabato sera a Forlì accorciava da mezz’ala, si buttava dentro l’area e andava a prendersi il pallone per buttarlo in area dove c’erano gli attaccanti (secondo le idee di gioco di Gigi). E quel tiro di destro che si è infilato alle spalle di Turrin dopo una sofferenza incredibile lo ha liberato. Subissato dai fischi del Morgagni, dove si è sentito anche qualche ululato razzista che testimonia la pochezza della gente che popola gli stadi, Baraye si è sbloccato e si è rivelato una bella alternativa per Apolloni. Come Guazzo che adesso mette vuole mettere in difficoltà il suo allenatore.

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