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Parma | Altra riunione tra i calciatori e Lodi mette in mora la società: la situazione

Lucarelli e compagni, dopo la sgambata defaticante per chi ha giocato e la partitella nella struttura coperta detta "pallone", si sono dati appuntamento negli spogliatoi di Collecchio per pianificare la strategia che li tuteli, in caso di mancato pagamento

Al Parma non se la passano bene. Vietato stare tranquilli. Ogni giorno ne succede una nuova e l'ultima, in ordine di tempo, sono le questioni legate a Paletta (prossimo alla partenza) e Lodi (che ha messo in mora la società). Nella giornata di giovedì, come ampiamente raccontato in precedenza, l'oriundo assieme al suo agente, ha trattato in sede la sua posizione: sembra che sia sul punto di partire, bisogna capire solo la formula giusta. Rescissione, a cui il Parma non è favorevole, e che nel caso sarebbe non consensuale, soluzione assai svantaggiosa per il calciatore che non percepirebbe più le cinque mensilità arretrate. Aprire un tavolo dove trattare. Paletta, stando alle ultime indiscrezioni, avrebbe anche un accordo con la Sampdoria, ma il Parma, dal canto suo, non vuole cedere, nonostante non abbia la forza contrattuale giusta per controbattere, e sta cercando di monetizzare al massimo la possibile cessione. Dopo la riunione, tra il difensore, l'agente e Kodra, accompagnato da Preiti, il calciatore è uscito senza rilasciare dichiarazioni e non ha preso parte alla successiva seduta che i compagni hanno apparecchiato negli spogliatoi. Senza Donadoni, non presente, ma con Melli, pronto a tutelarli, Lucarelli e compagni hanno proseguito il discorso cominciato lunedì con i rappresentanti dell'Aic. La squadra vuole tutelarsi, vuole vederci chiaro. La società, anche dopo i vari appelli dei calciatori, ultimo quello di Galloppa, non ha risposto. E il secondo a prendere l'iniziativa alla Cassano, malgrado avesse fatto capire di non volerlo seguire, è stato Francesco Lodi che, nel pomeriggio di giovedì, avrebbe firmato la messa in mora della società. Ora il Parma dovrà necessariamente pagare lo stipendio mancante entro 21 giorni. Qualora i soldi non arrivassero, spetterebbe al Catania - con cui Lodi è ancora sotto contratto - a sborsare la cifra, qualora la società siciliana sia interessata a farlo. Altrimenti, Lodi diventerà free agent e da svincolato potrà trovare una nuova squadra. Il resto del gruppo, ragionando insieme, avrebbe deciso di organizzarsi e prendere una presa di posizione decisa, mettendo in mora la società, solo dopo il 16 febbraio, giorno di scadenze importanti. E' previsto per quella data, il pagamento degli stipendi. Servono 20 milioni di euro, almeno, per permettere al Parma di rimanere vivo, e un attaccante. Minimo. 

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