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Parma, Faggiano rinnova: parte il nuovo corso

Il ds prolunga il suo accordo (in scadenza nel 2020) per altre due stagioni e comincia a pianificare il futuro

Stesso posto, orario diverso, personaggi uguali per tre quarti. L’unico che venerdì scorso non era presente era Daniele Faggiano, direttore sportivo del Parma che poco prima delle 18:30 scende da un taxi e si dirige negli uffici dei Pizzarotti. Dopo qualche minuto arriva anche il vicepresidente Giacomo Malmesi, seguito da Valerio Casagrande, uomo delle finanze del Parma. Sul tavolo il rinnovo di contratto del ds. Negli uffici c’è già il presidente Pietro Pizzarotti, che uscirà sorridente con Faggiano dopo quasi tre ore e mezza di colloquio. Stringerà la mano a quello che per i prossimi tre anni sarà il suo direttore sportivo. Il nuovo corso del Parma parte da Daniele Faggiano e Roberto D’Aversa al timone del gruppo assieme alla proprietà parmigiana che rappresenta – come dirà il ds – una garanzia. “È finita come è sempre iniziata dal primo giorno: bene. Sono felicedice Faggiano stanco in volto, segnato da mille spostamenti ma nello stesso tempo soddisfatto – “. Con il suo zaino in spalla si porta dietro una promessa: quella di rinforzare la squadra e di regalare a D’Aversa un gruppo che possa fare meglio dell’anno scorso.

Stiamo progettando per il futuro. Io e il mister - dice il ds all'uscita dalla riunione - ci troviamo per fare bene con problemi annessi e connessi. Abbiamo vinto in questi anni , piacciamo o non piacciamo: non era neanche normale che ci fosse la scadenza. Dopo Udine e dopo i 28 punti, per giunta. Siamo tutti contenti ed ora vogliamo programmare ma senza l'assillo dell'anno scorso. Con il contratto più lungo per me cambia poco ma è un bel gesto da parte della proprietà.  I contratti di più anni senza risultati non ci danno niente, non sono venuto a svernare con i contratti di Pizzarotti e tutti i soci. Cambia poco per me, ricominciamo meglio di primo. L’anno scorso ad esempio abbiamo fatto tutti di fretta. Per esempio, potevamo fare un contratto con obbligo di riscatto ma abbiamo dovuto farlo senza. Un prestito libero. Libero è molto più alto, e adesso non ce lo possiamo permettere. Per esempio, per un calciatore (Inglese ndr), potevamo fare diversamente. Ora non ce lo possiamo permettere più.  In altre situazione abbiamo pagato dei prestiti e potevamo fare altre operazioni. Se uno viene dopo di me giustamente dice: ‘cosa avete combinato?’ Ringrazio il presidente Pizzarotti e tutta la proprietà che ci ha dato fiducia, ora cerchiamo di sistemare tutto. Gli errori li faccio anche io, nel calcio e nella vita si sbaglia. Dobbiamo sapere che non è facile. Le cose stanno andando bene e quindi la durata del contratto è legata a questa situazione, se le cose dovessero andare male ci possiamo sedere intorno ad un tavolo, ma spero che non succeda mai. Abbiamo concordato anche un budget per il mercato. Sento che dobbiamo faticare nella nuova stagione, sono abituato a pensarla così, dispiace di prendere qualche insulto ma è il mercato. Balotelli e Caputo? Eravamo senza contratto fino ad ora…”

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