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Martedì, 23 Aprile 2024
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D'Aversa e il Parma nel futuro

Il tecnico, visti i risultati, potrebbe essere blindato

Chi conosce Roberto D'Aversa sa bene che non è capace di godersi neanche un attimo senza pensare al pallone. L'ossessionante cultura del lavoro spinge il tecnico a rituffarsi nella metodica preparazione della prossima partita. Sempre, che si vinca o che si perda. Il metodo Bob, quello che non prevede nessun rilassamento, tornerà martellante da martedì, quando a Collecchio ci sarà la ripresa degli allenamenti. 

Questa volta nessuna sfuriata - come dopo la partita contro il Napoli - si presume, ma qualche piccolo accorgimento per evitare che si abbassi la guardia, non tanto in funzione della prossima partita con la Lazio - che rappresenta la classica gara 'facile' da preparare in termini di motivazioni e prestigio - quanto per evitare che ci si senta già sazi. E' consigliabile, pertanto, continuare a mangiare e sfruttare ogni pasto. 

Almeno fino al matematico raggiungimento del traguardo. Intanto apprezzamenti da ogni dove arrivano per i risultati di un Parma che se non è salvo, poco ci manca. Si dice che persino Ariedo Braida, direttamente da Barcellona, si sia fatto vivo per applaudire i 33 punti collezionati da D'Aversa. Braida è stato anche un giocatore del Parma, uno degli acquisti a cui Fulvio Ceresini, il figlio di Ernesto - per intenderci - è parecchio legato. Seppure abbia fatto poche gare con la maglia crociata (41 presenze, 12 gol), a Braida Parma è rimasta dentro. L'ex dirigente rossonero ha avuto modo di conoscere D'Aversa ai tempi del Milan e aveva avuto modo di apprezzarlo anche da giocatore, seppure giovane. Ma Braida non è il solo: molti dirigenti di tante squadre hanno alzato il telefono per far sentire i complimenti in viva voce al tecnico, al direttore sportivo Faggiano e ai dirigenti. 

I 'maligni' interpretano gli applausi come qualcosa che va oltre i messaggi di stima. Perché c'è qualcuno che legge tra le righe e vede lusinghe, proposte per la prossima stagione. Il calciomercato, si sa, cova come i carboni sotto la cenere e silente penetra come il fumo in ogni fessura. 

"Se ho avuto contatti con qualcuno? Sono concentrato sul mio lavoro, ho un contratto col Parma e sono felice di essere venuto qui due anni fa". Così ha parlato D'Aversa dopo la partita con il Genoa per fugare ogni dubbio e spegnere ogni voce. Come dire: per ora nessun sibilo spaventa la dirigenza crociata. La frase finisce con "Godiamoci questa vittoria senza trovare alcun tipo di problematica" a dimostrazione  di come si voglia rimanere concentrati sull'obiettivo che non è ancora stato raggiunto. 

Con un contratto in scadenza nel 2020, frutto dell'ultimo rinnovo ufficializzato nel giugno scorso, il tecnico e il Parma sono pertanto legati per ancora un anno e mezzo. Le parole pronunciate dal presidente del Parma Pietro Pizzarotti non più tardi di un mese e mezzo fa (per noi è l’allenatore migliore possibile, se fosse per me lo legherei a Parma per i prossimi 10 anni), fanno pensare a una possibile strategia per blindare ulteriormente il tecnico, sommerso dagli abbracci e dai sorrisi di ogni singolo esponente del mondo Parma. Evidentemente c'è il sentore che qualcosa di concreto è stato raggiunto. Anche se non è matematico. 

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