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Parma, è nata una GerKa

Una nuova coppia infiamma il Tardini: Gervinho-Karamoh è già intesa

È nata una stella, anzi due. Nell’universo Parma brilla anche Yann Karamoh. Era ora: l’acquisto del francese era stato celebrato da tutti come un pezzo da novanta da parte del direttore sportivo Daniele Faggiano che - ai tempi - aveva confezionato un autentico capolavoro. Non si è capito bene se i soldi spesi dal Parma per aggiudicarsi Karamoh siano stati 13 o 7, ma tant’è: quello che conta è che Yann giochi per il Parma e che l’intuizione di Faggiano - l’ennesima - sia stata felice. Ancora una volta, come l’anno scorso, quando ha pescato dal cilindro quel Gervinho che gli ha reso parecchio e si sta confermando - con tanto di fascia al braccio - leader anche in questa stagione. E che da sabato pomeriggio sente un po’ più vicina la sua Costa d’Avorio: proprio grazie a Yann, nato ad Abidjan ventuno anni fa. Abidjan, patria di Gervais, da sabato è una città un po’ più felice, di sicuro più orgogliosa per aver dato i natali alla GerKa, la nuova coppia che ha abbattuto le certezze dell’Inter e infranto il dogma secondo cui, se giocano insieme non ci sono gli equilibri difensivi. In una gara difficile come quella di San Siro, la GerKa si è presa la scena con colpi di sprint che hanno messo i problemi di Conte, sorpreso. 

È nata una ... GerKa, verrebbe da dire, una coppia nuova nel cielo di Parma. Due stelle che brillano di luce propria - a tratti abbaglianti - in coppia imprendibili. Basteranno un gol e un assist alla prima da titolare per far redimere definitivamente Karamoh? Fino ad ora Yann è stato celebre per le sue bizze, i suoi ritardi, per i rimproveri che D’Aversa non gli ha risparmiato al chiuso di Collecchio. Ma questa volta, all’appuntamento con la sua ex squadra Karamoh ci è arrivato puntuale: vestito di tutto punto, elegante e raffinato, ha squassato le certezze dell’Inter e alla fine ha chiesto pure scusa ai suoi ex tifosi, ricevendo l’applausi dei sessantasette mila di San Siro che ai tempi dell’Inter lo aveva adottato eleggendolo a idolo. Il gol di sabato non scalfisce il concetto: Karamoh è un campione, D’Avarsa lo ha aspettato, dosato e mandato in campo quando ha capito che poteva essere il suo momento. E al di là della necessità, il tecnico ha creduto che con l’Inter fosse il momento giusto. È così e stato. Ma ora viene il bello: per confermarsi deve rimanere concentrato senza staccare la spina.

Adesso ride Yann, che in coppia con il suo idolo Gervinho, un po’ il fratello maggiore, può fare grandi cose. Una coppia che si aiuta, si cerca e si trova, che parla la stessa lingua, che ha bisogno di sprigionare il suo estro negli spazi e che di sacrifica pure in fase difensiva, che ripiega e che riparte a razzo. Gol e assist per Karamoh, apprensione per Bastoni, gol per Gervinho, la freccia nera che non smette mai di stupire. Senza Inglese e con Cornelius ai box per un paio di partite, il Parma scopre una nuova coppia: signori, è nata una... GerKa.

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