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Vigilia contro il Lecce, D'Aversa: "Partita decisiva, possiamo svoltare”

“Gervinho non partirà titolare”

Dal nostro inviato
COLLECCHIO - "Gervinho non può giocare dall'inizio, ha fatto due allenamenti, il suo percorso però fa in modo che non possa giocare dall'inizio". Il primo dubbio è stato fugato da Roberto D'Aversa in conferenza stampa. Alla vigilia di una settimana bella tosta, recuperare l'ivoriano è sicuramente una buona notizia. "Anche averlo a disposizione per un quarto d'ora o venti minuti va bene". D'Aversa però - come quasi tutti gli allenatori - ragiona di gara in gara è quella con il Lecce è di gran lunga la più importante. "So che ci aspettano partite alle quali i nostri tifosi tengono in maniera particolare, ma per noi lunedì è fondamentale". L'altro dubbio D'Aversa lo scioglierà alla rifinitura. "Inglese ha lavorato di più dal punto di vista fisico rispetto a Cornelius, ma quest'ultimo è più pronto dal punto di vista medico. La scelta la faremo domani in base alle condizioni di entrambi. Ho un terminale centrale davanti e Kucka se giocherà lo farà in un altra posizione".

Indipendentemente da chi scenderà in campo deve passare un concetto: vincere potrebbe far svoltare la stagione: "Nel Lecce rivedo un po' il nostro percorso, la società ha lavorato molto bene facendo il doppio salto. Vedendo la loro classifica principalmente gli manca una vittoria in casa, ma si conferma squadra da trasferta, sfrutta gli spazi e le eventuali ripartenze. E' una partita molto importante per noi, dobbiamo andare in campo con l'obiettivo salvezza da centrare. Sono partite che rischiano di indirizzare la stagione. Veniamo da una sconfitta pesante, a Bergamo siamo andati in campo già sconfitti, questo è il mio dispiacere. Non sarà semplice contro il Lecce, bisogna fare di tutto però per vincere, perché è fondamentale, è uno scontro diretto. 

Liverani è un bravo allenatore, cerca sempre di giocare, non disdegnano le verticalizzazioni mediali, sfruttando la struttura degli attaccanti giocando sulle seconde palle. Paga un po' lo scotto come lo abbiamo pagato noi l'anno scorso. Concedono poco spazio perché si difendono tutti insieme. L'unica preoccupazione che ho io è quella dei giocatori che rientrano da infortuni lunghi, bisogna gestire tutte le forze. Ho parlato con Kurtic, ho bisogno di qualità tecniche e spessore, un giocatore come lui è arrivato a 31 anni e poteva fare molto di più. Io mi auguro di portarlo a fare la migliore stagione della carriera per lui. Non voglio considerare il fatto che sia arrivato solo ieri, i giocatori di personalità devono dimostrarlo fin da subito di meritare il posto".

"In settimana sono state spese di parole superflue - dice il tecnico tornando alla partita con l'Atalanta -, come allenatore ho fatto autocritica, credo anche che una squadra possa perdere con Atalanta e Lazio, se si pensa che quattro anni fa era in Serie D. Quello che dobbiamo fare noi è lavorare in pieno equilibrio. Un risultato così pesante ci serve a trasformare rabbia e umiliazione in energia positiva per vincere".

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