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Parma, ecco la Samb. Fedeli: "Non vogliamo rovinare la loro festa"

Il Dg della Sambenedettese: "Mi aspetto una partita tra due squadre forti, nella regular season non ho mai visto il Parma con continuità. So che è una squadra fortissima"

"Quando siamo andati a giocare contro il Campobasso, alla terza giornata di campionato, dopo un pareggio con la Fermana e una vittoria contro l'Avezzano a casa nostra, siamo partiti con tutti gli sfavori del pronostico e della stampa locale, scettica perché secondo loro noi le avremmo prese. Il Campobasso era attrezzatissimo e quindi costuito per vincere. Siamo usciti dallo stadio con un 1-0 storico, frutto di una prova di carattere importante, che ci ha regalato anche gli applausi del pubblico avversario. Abbiamo capito che sarebbe stata la nostra stagione". Andrea Fedeli comincia a parlare della Sambenedettese così. Lui è il Direttore Generale, ha costruito con suo padre, dopo aver lasciato Rieti, uno schiacciasassi. Che ha vinto il campionato con 14 punti in più rispetto alla seconda. Eppure la partenza non è stata delle migliori. "Giocare a Parma - dice Fedeli a parmatoday.it - è una cosa pazzesca, davanti a una cornice di pubblico così importante. Noi vogliamo fare la nostra gara, vogliamo portare a casa il nostro bottino e continuare a sognare". 

Come è andata la stagione?

"Come volevamo. Avevamo il desiderio di vincere e dopo le vicissitudini estive, quando c'è stato il passaggio di proprietà di mio padre che ha lasciato Rieti per San Benedetto, pensavamo che non si potesse. La forza di questi ragazzi, del nostro mister Palladini e dei tifosi, hanno dato una spinta in più per la vittoria del campionato. Con 13 punti di vantaggio". 

Che partita si aspetta?

"Mi aspetto una partita tra due squadre forti, nella regular season non ho mai visto il Parma con continuità. So che è una squadra fortissima".

Cosa teme di più del Parma?

"Temo la voglia di vincere davanti al proprio pubblico. Poi la squadra ha un grande collettivo con grandi individualità. La logica del torneo non è molto chiara, dopo la prima sconfitta vorranno vincere contro di noi e si batteranno fino all'ultima palla. Noi? Beh, non è tanto la situazione del girone che ci favorisce, credo che abbiamo il 33% delle possibilità per vincere il torneo".

Ci racconta qualcosa di Reginaldo?

"No. Preferirei di no". 

Ma come è finita?

"Con Reginaldo? Bene. Non so dove possa andare, gli auguro le migliori fortune calcistiche. Non è stato tesserato perché il suo procuratore ci ha fatto una richiesta che ci ha offeso".

Che squadra è la Samb?

"Una squadra affiatata, costruita attorno al 'gruppo Rieti' (da Rieti i Fedeli si sono spostati a San Benedetto ndc) che lavora con me e con papà (Franco Fedeli) da tre o quattro anni. C'è un rapporto di confidenza e questo ha fatto sì che tutto fosse gestito a livello familiare, nonostante qualche difficoltà. Titone, Barone e tanti altri, ragazzi splendidi. Al di là di tutto una buona dose di fortuna e sfacciataggine ci ha permesso di vincere. Assieme ai nostri tifosi che, grazie ai risultati, sono stati il nostro uomo in più in campo. Non smettono un secondo di incitare. Mi ricordo quando, in più di mille con i motorini fecero San Benedetto-Fermo per la prima trasferta stagionale. Ci hanno sempre seguiti negli appelli e sono stati impeccabili. Domenica ce ne aspettiamo 2000". 

Come finisce domenica?

"Non voglio rovinare la festa a così tanta gente. Dico 2-2".

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