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ESCLUSIVA – Parma, l’avv. Giordano da la sua disponibilità: “Se mi portano il contratto firmo”

"Le parti mi hanno chiesto di fare il vice presidente - dice il legale a ParmaToday.it - e io ho accettato l'incarico. Ho conosciuto Leonardi in fase di trattativa, posso garantire che la trattativa c'è e che il compratore è serio"

Roba da matti. Con uno scambio di comunicati, in meno di 48 ore, il Parma ha avuto prima un nuovo proprietario, che faceva capo alla figura di Pietro Doca, poi è ritornato al vecchio presidente, Ghirardi, poi ancora al nuovo, con la contro smentita dell’imprenditore bresciano alla smentita del gioielliere di Lodi, che aveva affidato “le sue volontà” ad un giornalista professionista di Piacenza, per scrivere una nota stampa che ha fatto sobbalzare tutti dalla poltrona. Per dire che non aveva ancora firmato nulla e che l’accordo per cessione del Parma non era stato formalizzato.

Anche l’avvocato Fabio Giordano, avvistato al Tardini nella partita contro la Lazio e nominato forse troppo presto vice presidente nel nuovo organigramma, cade dalle nuvole. “Da avvocato dico che la smentita attraverso un giornale è un po’ sui generis, mi sarei affidato ad uno studio legale, poi ognuno fa come crede ed è responsabile delle sue azioni”. Intervistato da ParmaToday.it, Fabio Giordano ha cercato di fare chiarezza sulla faccenda, garantendo che la trattativa c’è, “è da un mese che va avanti” e che l’affare è stato formalizzato, sottolineando che lui non è affatto il mediatore: “Io faccio l’avvocato internazionale e civile, mi hanno chiesto di fare il vicepresidente e ho accettato, non ero dal notaio al momento della firma, c’erano l’azionista principale con i legali, Doca, Ghirardi e il suo pool di avvocati. Io ero a Roma. Non c’era nemmeno Leonardi, lui è subentrato dopo, quando si sono stretti la mano, e da quello che ho letto, la volontà delle parti mi è sembrata chiara. Se in un patto siamo d’accordo e ci si stringe la mano, è formalmente fatto. L’articolo 1321 dice che l’accordo si fa tra due o più parti, nello studio notarile c’erano le parti e per me l’accordo è stato formalizzato. Ora aspetto notizie, mi rimetto a quello che loro decidono, io ho accettato, ho dato la mia disponibilità, anche se ancora non ho firmato nessun contratto con loro, ma non avrò problemi a firmarlo”. 

Ma quell’uscita di Doca?

“Non mi sembra abbia detto “non compro”, ma solo che l’affare non si è perfezionato. Magari non c’è accordo su qualche punto, magari potrebbe averlo fatto perché sente la pressione, non lo so”. E Fabio Giordano? “Io sono un legale, un avvocato che scelto dalle parti, da Ghiradi e dai compratori. Curo la parte finanziaria. E’ stata la volontà delle parti a farmi andare a Collecchio per tranquillizzare la squadra per dire che la trattativa c’è ed è seria, che il Parma avrebbe avuto un nuovo proprietario.  C’è una dichiarazione che non è stata smentita. Certo che se fossi un compratore e non volessi più comprare mi affiderei a un comunicato fatto da avvocati. Io non sono il mediatore. C’è un avvocato americano, dalla parte dei compratori, che si è occupato della trattativa e dall’altra c’è il pool di Ghirardi e noi, come studio legale rispettabilissimo, ci siamo coadiuvati con loro”.

Ma è vera la storia che mancherebbero delle garanzie? 

“Non devono presentare le fideiussioni, le garanzie le controparti le hanno date tutte. C’è un accordo tra loro. Non c’è da presentare nessuna fideiussione, la problematica dovrebbe essere di altra natura. Io ho massima stima di Ghirardi e della controparte. Ci tengo a ribadire che il mio studio legale si è occupato di fare da super partes. Loro hanno trovato nella mia figura e in quella di Leonardi trasparenza e professionalità. Onestamente trovo inopportuno chiedere chiarimenti, mi rimetto a quello che è stato detto e mi pare che non sia mai stato detto che qualcuno si tiri indietro.

Ma lei ha firmato?

"Io non ho firmato per la carica di vice presidente, ma se oggi mi portano il contratto io lo firmo, se c’è l’accordo tra le parti il contratto per me è formalizzato”. Ma chi c’è dietro la trattativa? “Dietro questa trattativa non ci sono persone fantomatiche, ma compratori reali. Doca dovrebbe essere il presidente tecnico. La cordata è russo-cipriota, non ha base legale a Roma e Cipro non è nella black list, i fondi sono chiari. Ho sentito un sacco di ragionamenti, ho letto molto, ma mi pare ci siano stati degli errori. Un gruppo ben preciso ha avuto la volontà di comprare il club. Dopo la trattativa, che sapevo sarebbe andata in porto, hanno deciso l’organigramma e tra questi c’era il mio e quello di Leonardi. Le parti mi hanno chiesto di andare lì per tranquillizzare i dipendenti, i calciatori. Ci ho messo la faccia, io continuo ad essere avvocato. Ai giocatori ho detto che c’è una trattativa in corso ed è tutto vero, se poi si tirano indietro questo lo sanno le parti. Se la vicepresidenza mi fosse stata presentata solo da una parte? Avrei detto di no, forse.

Stasera al San Paolo? 

“Attendo ordini, sereno nel mio studio”.

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