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Parma, ecco Cornelius: "Io e Inglese? E' più difficile per i difensori"

L'attaccante ha incontrato i tifosi allo store del Tardini: "Con Roberto non abbiamo provato tanto a giocare, ma può essere una soluzione"

Dal nostro inviato
PARMA - Il protagonista inatteso del monday night, Andreas Cornelius, è uscito allo scoperto spazzando con la sua tempra da vichingo una parte di scetticismo che lo ha accompagnato al suo arrivo a Parma. Era stato preso per fare da spalla - o al massimo da alternativa - a Roberto Inglese, che però tra una febbre e qualche malumore ha visto dalla panchina il gigante alzare le braccia al cielo per il primo gol segnato e per una vittoria arrivata proprio grazie alla zampata di Bobby nel finale. Andreas il danese è atterrato sul pianeta Parma con la forza bruta di chi vuole conquistarsi un posto tra i protagonisti: "E’ stata una bellissima serata - ha detto l'attaccante - molto importante per la mentalità che abbiamo mostrato. Prima siamo andati in vantaggio, poi in svantaggio, poi abbiamo sbagliato un rigore, abbiamo rimontato mostrando una grande mentalità". Tra una firma e l'altra, una foto e una stretta di mano con i tifosi accorsi allo store del Tardini per il meet&greet, Cornelius ha parlato della partita con il Torino: "In questo campionato ci sono squadre più attrezzate della nostra, ma lavorando in questo modo diciamo che possiamo fare cose positive anche con squadre che sono più forti almeno sulla carta. In Italia il calcio è molto più tattico, si basa sui dettagli, in Francia (reduce dall'esperienza al Bordeaux con Karamoh) invece è fisico e più veloce. Credo di avere imparato molto però dall’esperienza con l’Atalanta di Gasperini l'anno scorso. In Francia ho avuto dei problemi fisici, mi sono anche operato, non è stato facile. Ma qui ho iniziato molto bene devo dire. Lunedì sono stato più impegnato nei primi due gol che nel terzo, ma ho giocato per la squadra, in generale mi piace giocare più per la squadra. L’importante è farsi trovare pronti". E lui sarebbe pronto anche a giocare con Inglese dall'inizio, ma tocca a D'Aversa decidere: "Per gli avversari può essere più difficile avere a che fare con due attaccanti di peso come me e Roberto in campo. Non ci abbiamo lavorato molto su questa soluzione, ma può essere una possibilità. Credo però che sia un opzione maggiormente utilizzabile in situazioni come quelle di sabato sera, quando c’è da acciuffare un risultato”.

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