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Football, Panthers-Hogs: un derby per aiutare i terremotati

Sarà un derby decisivo quello che si disputerà domenica 3 giugno tra i parmigiani e i reggiani alle ore 15, allo stadio XXV Aprile. Una gara che sarà occasione per la raccolta fondi da destinare ai terremotati

Panthers-Hogs è l'ultima gara della regular season con i parmigiani che non hanno nulla da chiedere a questa gara. Conquistate le semifinali, infatti, le pantere avranno l'obbiettivo di ottenere una vittoria che in un derby vale sempre doppio. Gli Hogs, ormai fuori dai giochi, non verrà a Parma per far la comparsa. 
"L'obiettivo minimo della post-season è stato raggiunto con due giornate di anticipo. Adesso cerchiamo di arrivare per il 7° anno consecutivo in semifinale: saremmo l'unica squadra della massima serie a poter vantare un simile record, una continuità di risultati che certificherebbe i Panthers come una delle squadre italiane più forti dell'ultimo decennio. Una volta in semifinale, tutto può succedere. In ogni caso toglierci lo scudetto non sarà impresa facile per nessuno", ha dichiarato il presidente Tira.

Il derby, però, non avrà solo una valenza sportiva, infatti l’incasso della partita sarà devoluto alle popolazioni terremotate dell’Emilia e all’interno dello stadio sarà presente anche una raccolta fondi libera. I soldi raccolti saranno consegnati direttamente in loco dai Panthers in collaborazione con la Protezione Civile di Parma, che si è resa disponibile a indirizzare la società ducale sulle priorità a cui destinare i fondi.

“Siamo molto dispiaciuti di quanto sta accadendo a pochi chilometri dalla nostra città – continua Tira – e siamo vicini agli Hogs che hanno molti dei loro giocatori colpiti dal terremoto. Inizialmente sembrava potesse esserci la possibilità che la partita di domenica saltasse proprio a causa delle difficoltà che l’Emilia sta attraversando. Abbiamo contatto la Protezione Civile di Parma, nella persona del suo presidente Stefano Camin, per capire come poter dare una mano. Abbiamo chiesto anche di andare sul posto a lavorare fisicamente ma in questo momento ci è stato sconsigliato perché la situazione è troppo grave e nella massima fase di emergenza. Serve un lavoro coordinato e personale formato – conclude il presidente Tira -andremo sul posto fra qualche settimana per devolvere i fondi raccolti. Speriamo che a noi si uniscano anche altre realtà sportive e non solo, saremo felici ci collaborare insieme in qualche modo”.

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